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Paál, László Paalen, Wolfgang Storia dell'arte Einaudi - Artleo.it

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Vercelli, a Piumati. Alcuni artisti risentono ormai degli<br />

influssi decadenti, distaccandosi in parte dalle tematiche e<br />

dalle soluzioni p<strong>it</strong>toriche veriste, come Carlo Bonatto Minella<br />

e Francesco Mosso. La v<strong>it</strong>al<strong>it</strong>à dell’ambiente piemontese<br />

nella seconda metà del secolo è testimoniata<br />

anche da altre vicende, come la fondazione della prima rivista<br />

<strong>it</strong>aliana che si occupa esclusivamente di questioni artistiche,<br />

l’«Arte in Italia» (1863-67), accolta con grande<br />

favore anche dai cr<strong>it</strong>ici non piemontesi. Un ruolo importante<br />

nell’economia della rivista è occupato dal dibatt<strong>it</strong>o<br />

sull’arte applicata all’industria, problema ampiamente<br />

dibattuto a livello internazionale, che comporta una dura<br />

cr<strong>it</strong>ica alle Accademie, r<strong>it</strong>enute ormai obsolete, che si r<strong>it</strong>iene<br />

dovrebbero formare anche artigiani specializzati da<br />

impiegare nell’industria. Parallelamente, si sente l’esigenza<br />

di definire uno stile nazionale, uno stile dell’Ottocento,<br />

così da poterlo applicare anche all’ormai vasta produzione<br />

industriale. È generalmente avvert<strong>it</strong>a anche la<br />

necess<strong>it</strong>à di seguire l’esempio inglese e francese, aprendo<br />

scuole per l’artigianato che osp<strong>it</strong>ino anche raccolte di<br />

esempi su cui formare gli allievi; in questo campo Torino<br />

è all’avanguardia, con l’apertura nel 1862 del Museo Industriale<br />

Italiano. Nel 1863, dopo tre anni di discussioni,<br />

si formano anche i Musei Civici, che comprendono una<br />

sezione dedicata alla preistoria, una all’arte dal periodo<br />

bizantino alla fine del Settecento e una all’arte moderna;<br />

quest’ultima, che si propone di far conoscere l’arte contemporanea,<br />

soprattutto piemontese, nel 1895 si staccherà<br />

per cost<strong>it</strong>uire il nucleo della Galleria Civica di Arte<br />

Moderna. Episodio di grande rilievo è l’Esposizione generale<br />

<strong>it</strong>aliana del 1884 a Torino, in occasione della quale<br />

si costruisce il Borgo Medievale del Valentino, gioiello di<br />

revival gotico cui lavorano artisti da tempo interessati<br />

all’arte di quel periodo, sia come collezionisti che come<br />

restauratori. Spiccano tra gli altri D’Andrade, autore del<br />

progetto, e i p<strong>it</strong>tori Pastoris, Maso Gilli e Avondo, che<br />

nel 1872 aveva acquistato il castello di Issogne in Val<br />

d’Aosta, donato allo stato nel 1907, dopo il restauro.<br />

Verso la fine del secolo anche il P è interessato al simbolismo<br />

e al divisionismo, e divengono particolarmente rilevanti<br />

l’impegno sociale e la volontà di rendere l’arte accessibile<br />

al grande pubblico, ev<strong>it</strong>ando di considerarla ancora<br />

privilegio di un’él<strong>it</strong>e e portandola a contatto con la<br />

v<strong>it</strong>a reale, sull’esempio di Pellizza da Volpedo, che espone<br />

<strong>Storia</strong> dell’arte <strong>Einaudi</strong>

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