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Paál, László Paalen, Wolfgang Storia dell'arte Einaudi - Artleo.it

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1307 e il 1309. Un’iscrizione fa i nomi dei maestri Nicola<br />

e Astrapas, che l’hanno costru<strong>it</strong>a e decorata. Il ciclo della<br />

Passione, la Comunione degli apostoli e la Dormizione sono<br />

tra i soggetti meglio conservati. Le Scene della v<strong>it</strong>a di san<br />

Nicola si sviluppano nell’abside di destra. Le figure potenti<br />

stanno nella tradizione dei dipinti del sec. xiii. Un ciclo<br />

dettagliato del Battesimo, il Giudizio Universale e rappresentazioni<br />

tipologiche della Vergine occupano le volte<br />

dell’esonartece. Tra queste rappresentazioni segnaliamo<br />

un soggetto altrove sconosciuto: l’illustrazione di un inno<br />

di Giovanni Damasceno sull’Assunzione. (sdn).<br />

Procaccini<br />

Famiglia di p<strong>it</strong>tori <strong>it</strong>aliani di origine bolognese, attivi a<br />

Milano nei secoli xvi-xvii.<br />

Ercole il Vecchio (Bologna 1520 - Milano 1595), il capostip<strong>it</strong>e,<br />

fu secondo le fonti allievo di Prospero Fontana,<br />

con il quale si recò a Roma nel 1552 e del quale si può<br />

ravvisare l’influenza in opere quali l’Annunciazione (Bologna,<br />

San Benedetto), la Madonna e santi (Galliera, chiesa<br />

del Carmine), la Deposizione e Sant’Agostino in adorazione<br />

della Trin<strong>it</strong>à (Bologna, Pinacoteca). Il nuovo orientamento<br />

parmense è evidente invece nelle ante d’organo per il<br />

Duomo di Parma (Santa Cecilia e Davide, 1560-62), nel<br />

soff<strong>it</strong>to della rocca San V<strong>it</strong>ale a Sala Baganza, nella Conversione<br />

di san Paolo (1573) e nella Vergine con san Nicola<br />

da Bari (1583), entrambe in San Giacomo a Bologna. Nel<br />

1585 il p<strong>it</strong>tore si trasferì a Milano con i figli Camillo,<br />

Carlo Antonio e Giulio Cesare.<br />

Camillo (Bologna 1551 ca. - Milano 1629 ca.), formatosi a<br />

Bologna, fu un p<strong>it</strong>tore eclettico, capace di armonizzare la<br />

tradizione tardomanierista, quella correggesca e la p<strong>it</strong>tura<br />

romana di nuovo orientamento, come si può vedere nelle<br />

opere bolognesi dell’ottavo decennio, tra le quali la Presentazione<br />

al tempio della Vergine in Santa Maria della Purificazione.<br />

Precedenti al suo trasferimento a Milano nel<br />

1587 sono gli affreschi in San Prospero a Reggio Emilia<br />

(1585-87 e poi 1597-98). Il periodo lombardo è segnato<br />

dalle numerose commissioni che ricevette il p<strong>it</strong>tore, fedele<br />

interprete della dottrina borromeica: ante d’organo per il<br />

Duomo di Milano (1590-1602), Martirio di sant’Agnese<br />

(1590: ora Isola Bella, coll. Borromeo), Assunzione della<br />

Vergine e Adorazione dei pastori (Milano, Brera), affreschi<br />

a Riva San V<strong>it</strong>ale (1591-92), e ancora dipinti scalati tra<br />

<strong>Storia</strong> dell’arte <strong>Einaudi</strong>

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