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Paál, László Paalen, Wolfgang Storia dell'arte Einaudi - Artleo.it

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di pol<strong>it</strong>ica culturale (Il livello medio della nostra cultura artistica,<br />

1951; I cataloghi dei musei, 1952; Firenze diminu<strong>it</strong>a,<br />

1967; ecc.), redatti in gran parte da Longhi stesso. Ogni<br />

numero prevede una distinzione dei contributi in precise<br />

sezioni: i saggi, nei quali piú evidente, specie nei numeri<br />

dei primi anni, appare l’adesione all’impostazione cr<strong>it</strong>ica<br />

longhiana; l’antologia dei cr<strong>it</strong>ici che raccoglie la presentazione<br />

e l’analisi di testi storico artistici; l’antologia degli<br />

artisti, all’interno della quale confluiscono i contributi di<br />

carattere piú propriamente filologico. Tuttora punto di riferimento<br />

fondamentale per gli studiosi della scuola longhiana,<br />

«P» stimolò e fiancheggiò con i suoi articoli<br />

l’ideazione e l’elaborazione di mostre di grande rilevanza<br />

come la P<strong>it</strong>tura bolognese del Trecento (1950), Caravaggio e<br />

i caravaggeschi (1951), Arte lombarda dai Visconti agli Sforza<br />

(1953), P<strong>it</strong>tura della realtà in Lombardia (1958), ecc.<br />

(cfr).<br />

paragone (tra p<strong>it</strong>tura e scultura)<br />

All’interno della piú vasta e articolata problematica della<br />

disputa sul primato delle arti si apre con Leonardo una<br />

questione piú specifica, ovvero il p tra p<strong>it</strong>tura e scultura.<br />

I suoi appunti per il Trattato della p<strong>it</strong>tura, dimostrano la<br />

superior<strong>it</strong>à di questa arte rispetto a tutte le altre, e in particolare<br />

alla poesia, alla musica e, appunto, alla scultura<br />

«non scienza, ma arte meccanicissima, perché genera sudore<br />

e fatica corporale al suo operatore». Ciononostante il<br />

salern<strong>it</strong>ano Pomponio Gaurico (1504, formatosi in amb<strong>it</strong>o<br />

padovano, proporrà in modo neppur troppo timido che la<br />

scultura, non la p<strong>it</strong>tura, debba essere considerata ottava<br />

arte liberale. Ma, al di là della riflessione eccezionale di<br />

Leonardo, destinata ad avere una straordinaria fortuna in<br />

Padania per tutto il Cinquecento, la p<strong>it</strong>tura, sull’onda<br />

delle testimonianze letterarie pliniane già sfruttate<br />

dall’Alberti, si afferma come componente essenziale<br />

dell’educazione del gentiluomo (Castiglione, Speroni), acquisendo<br />

anche valenze puramente dilettevoli. Tuttavia,<br />

le arti figurative, proprio perché divenute appannaggio<br />

delle discettazioni letterarie, accademiche o meno, trovano<br />

un nuovo equilibrio di mutui a rapporti grazie alle<br />

Lezioni tenute da Benedetto Varchi nell’Accademia Fiorentina<br />

(1547, pubblicate a stampa nel 1549). Nell’amb<strong>it</strong>o<br />

di una rapida riorganizzazione sociale in chiave neofeudale<br />

e signorile, il tema della nobiltà delle arti, ormai già ri-<br />

<strong>Storia</strong> dell’arte <strong>Einaudi</strong>

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