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Paál, László Paalen, Wolfgang Storia dell'arte Einaudi - Artleo.it

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Commento dell’Apocalisse, proveniente dalla stessa abbazia<br />

e datato 1189 (ivi), che fa parte del gruppo dei Beatus<br />

ispanici. L’influsso francese è invece evidente tra il xiii e<br />

xiv secolo nello scriptoria di Altobaca, centro che importava<br />

anche manoscr<strong>it</strong>ti miniati dalla Francia. La produzione<br />

artistica si sviluppò in relazione alla pol<strong>it</strong>ica economica e<br />

culturale promossa dal re Diniz (1279-1325), che portò a<br />

termine la conquista del terr<strong>it</strong>orio nazionale. Le miniature<br />

del Cancioneiro d’Ajuda (Lisbona, Bibl. del Palazzo di<br />

Ajuda), commissionate verso il 1300, rivelano ancora l’influsso<br />

dei modelli castigliani in un gotico con sfumature<br />

<strong>it</strong>aliane. Ben diverse sono le decorazioni murali della cappella<br />

della Madonna della Gloria (1330-34: Cattedrale di<br />

Braga), che con altri affreschi contemporanei e anche posteriori,<br />

documentano il permanere nel Sud della penisola<br />

di stilemi d’origine musulmana (stilizzazioni f<strong>it</strong>omorfe).<br />

XV secolo Durante il sec. xiv, e soprattutto nel xv, la p<strong>it</strong>tura<br />

a fresco di carattere figurativo e occidentale si<br />

diffonde in tutto il paese. Questa p<strong>it</strong>tura, la cui evoluzione<br />

prosegue fino alla metà del sec. xvi, è generalmente lim<strong>it</strong>ata<br />

alla rappresentazione di soggetti sacri, di un color<strong>it</strong>o<br />

povero e di un disegno ingenuo. Molto piú interessante<br />

appare, nel sec. xv, la p<strong>it</strong>tura su tavola, legata alla<br />

comm<strong>it</strong>tenza cortese. Dal regno di Giovanni I in poi si assiste<br />

all’ascesa pol<strong>it</strong>ica della classe mercantile e allo sviluppo<br />

del commercio con l’estero e alle prime manifestazioni<br />

d’espansione mar<strong>it</strong>tima, che comportò l’intensificarsi<br />

degli scambi artistici internazionali. Si ignora chi sia l’autore<br />

del R<strong>it</strong>ratto di Giovanni I (Lisbona, maa; i documenti<br />

d’archivio fanno luce però sulla presenza a corte di p<strong>it</strong>tori<br />

<strong>it</strong>aliani dal sec. xv in avanti. La circolazione di cultura artistica<br />

<strong>it</strong>aliana, in particolare senese e fiorentina, è legata<br />

ad artisti di formazione <strong>it</strong>aliana attivi in P (opera a tempera<br />

a Porto, San Francesco), e ad artisti portoghesi emigrati<br />

nella prima metà del secolo in Italia (Alvaro Pires<br />

d’Evora, João Gonçalves, Luis João). D’altro canto, la<br />

presenza di Jan van Eyck a Lisbona nel 1428, incaricato<br />

di dipingere il r<strong>it</strong>ratto dell’Infanta Isabella figlia di Giovanni<br />

I, non è che l’episodio piú eclatante dell’intenso<br />

scambio tra aree culturali portoghese e fiamminga intensificatosi<br />

con il matrimonio (1430) di Isabella e Filippo il<br />

Buono, duca di Borgogna. Oltre al notevole Libro d’ore<br />

del re dom Duarte, fratello di Isabella (1436: Lisbona, Archivi<br />

nazionali di Torre do Tombo), le biblioteche e gli<br />

<strong>Storia</strong> dell’arte <strong>Einaudi</strong>

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