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Paál, László Paalen, Wolfgang Storia dell'arte Einaudi - Artleo.it

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Evans, una rivista trimestrale d’arte astratta int<strong>it</strong>olata<br />

«Axis», che ebbe un notevole influsso. L’interesse sempre<br />

maggiore per l’arch<strong>it</strong>ettura, in quanto fotografo e cr<strong>it</strong>ico<br />

d’arch<strong>it</strong>ettura dal 1938 in poi, sfocia nel recupero della<br />

figurativ<strong>it</strong>à, con soggetti di paesaggio e vedute di monumenti;<br />

insieme a Nash e Sutherland, fu capofila del neoromanticismo<br />

inglese degli anni Quaranta. Ha realizzato<br />

dal 1937 in poi numerose scenografie (sei per le prime di<br />

opere di Benjamin Br<strong>it</strong>ten). In collaborazione con Patrick<br />

Reyntiens, ha prodotto cartoni per vetrate, in particolare<br />

per le Cattedrali di Coventry (cappella dei fonti battesimali,<br />

1958) e di Liverpool (1967). Eseguí anche diverse<br />

decorazioni monumentali, tappezzerie per il Civic Center<br />

(Newcastle 1968 e Reading 1975), l’Univers<strong>it</strong>à del Sussex<br />

(1978) e l’ospedale della contea di Surrey, Guilford. Sue<br />

opere sono conservate alla Tate Gall, di Londra: L<strong>it</strong>tle<br />

Stone on-Sea (1936), Saint Mary le Port, Bristol (1940), All<br />

Saints Chapel, Bath (1942), Somerset Place, Bath (1942),<br />

Tre torri del Suffolk (1958), il Forum (1961), Costa bretone,<br />

I (1961), Costa bretone, II (1961). La Tate Gall. gli ha dedicato<br />

una retrospettiva nel 1983. (abo).<br />

Pippi, Giulio → Giulio Romano<br />

Pirandello, Fausto<br />

(Roma 1899 - 1975). «E quell’accanimento messo nel<br />

“deformare”, quel gusto del “brutto”, pareva scoprisse<br />

come un desiderio di denuncia e persino di vendetta...<br />

Era la contestazione d’uno spir<strong>it</strong>o libero in tempi di preteso<br />

classicismo celebrativo e piú o meno allegorico»: questa<br />

la sostanza poetica del ciclo di lavori intrapreso nel<br />

1930, al r<strong>it</strong>orno dal soggiorno francese. Se a Parigi, dove<br />

si era recato con Capogrossi nel ’27, apprende dal vivo la<br />

lezione spaziale di Cézanne e quella cromatica di Braque,<br />

già negli esordi, intorno alla metà degli anni Venti, P tradisce<br />

un’indole inquieta e anticonformista. Le prime<br />

prove, infatti, nate sotto l’influenza di Carena e Spadini,<br />

sono attente alle coeve vicende europee. R<strong>it</strong>ratto di bambina<br />

del ’24, il cui soggetto forza i lim<strong>it</strong>i dimensionali della<br />

tela, ostenta pennellate brevi e convulse memori di van<br />

Gogh, mentre Scena campestre del ’26, fortemente scorciata,<br />

rievoca le prime prove cubiste di Picasso e Braque.<br />

Nel R<strong>it</strong>ratto di Stefano del ’28, invece, la figura atton<strong>it</strong>a,<br />

<strong>Storia</strong> dell’arte <strong>Einaudi</strong>

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