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Paál, László Paalen, Wolfgang Storia dell'arte Einaudi - Artleo.it

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ghi a Udine con una Gigantomachia e con altri soggetti di<br />

ispirazione classica, mentre dello stesso anno risultano i<br />

primi lavori in Palazzo Ducale a Venezia, di cui non rimangono<br />

che poche tracce salvatesi dall’incendio del<br />

1577. (fl).<br />

Porpora, Paolo<br />

(Napoli 1617 - Roma 1673). Personal<strong>it</strong>à illustre della p<strong>it</strong>tura<br />

di genere seicentesca a Napoli, temperò il rigore volumetrico<br />

del piú antico filone di derivazione caravaggesca<br />

(Luca Forte) alla cadenza decorativa che fu propria<br />

dei napoletani (da G. B. Ruoppolo ad A. Belvedere). Allievo<br />

dal 1632 e per tre anni di Giacomo Recco, secondo i<br />

documenti, e di Aniello Falcone, secondo la tradizione<br />

settecentesca (De Dominici), nel suo aspetto piú caratteristico<br />

si rivela abbastanza sensibile al gusto nordico –<br />

soprattutto subisce l’influenza di Otho Marsaeus e di<br />

Mathias W<strong>it</strong>hoos – senza rinunciare a una verve decorativa<br />

pervasa di intimi umori luministici. Ma questo aspetto<br />

è quello della fase matura, posteriore al 1654 quando l’artista<br />

si è trasfer<strong>it</strong>o a Roma (dal 1656 è accademico di San<br />

Luca); della fase giovanile, di cui nulla si conosce, è ormai<br />

certo che non possa riferirsi a lui – come era stato ipotizzato<br />

– il gruppo di opere che fa capo alla grande Natura<br />

morta della Pinacoteca d’Errico di Palazzo San Gervasio.<br />

Caratteristica della sua produzione matura è la rappresentazione<br />

di «sottoboschi» (Natura morta con funghi, rane,<br />

lucertole e serpenti; Natura morta con granchio, farfalle,<br />

rospi, conchiglie e tartarughe: Napoli, Capodimonte; Sottobosco<br />

con biscione, ramarro, tartarughe e farfalle: Cardiff,<br />

nm of Wales). La Natura morta con conchiglie e stella di<br />

mare (Napoli, coll. priv.) e la Natura morta con conchiglie<br />

in coll. Lodi a Campione d’Italia si distinguono per la<br />

stupefacente rappresentazione delle singole forme e per la<br />

classificazione «scientifica» delle diverse varietà. Come<br />

Mario dei Fiori, anche il P praticò questa particolare specializzazione<br />

(derivandone il soprannome di «Paoluccio<br />

delli fiori»); ma si distingue dal romano per una maggior<br />

saldezza compos<strong>it</strong>iva e per piú spiccate capac<strong>it</strong>à inventive,<br />

inaugurando una tipologia – quella delle grandi strutture<br />

piramidali – che a Napoli fu prosegu<strong>it</strong>a in particolare da<br />

Giuseppe Ruoppolo e da Andrea Belvedere (Natura morta<br />

con frutta, fiori e bassorilievo; Natura morta con frutta, uccelli<br />

e funghi: Torino, coll. priv.). P fu specialista anche<br />

<strong>Storia</strong> dell’arte <strong>Einaudi</strong>

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