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Paál, László Paalen, Wolfgang Storia dell'arte Einaudi - Artleo.it

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orghesi parigini. È probabile del resto che fosse già in<br />

uso commissionare r<strong>it</strong>ratti di gruppo per le sale del municipio.<br />

Il XVII secolo L’ambiente artistico mantiene il suo carattere<br />

cosmopol<strong>it</strong>a annoverando tra gli stranieri numerosi artisti<br />

fiamminghi aggiornati sulla cultura <strong>it</strong>aliana.<br />

Il richiamo del centro parigino favorisce l’arrivo di artisti<br />

dalla provincia i quali trovano un ambiente fortemente<br />

concorrenziale e regalato dalla corporazione di p<strong>it</strong>tori e<br />

scultori della c<strong>it</strong>tà che non accetta di buon grado l’inserimento<br />

di ‘stranieri’. Le possibil<strong>it</strong>à offerte sono quelle<br />

dell’apprendistato o di una lunga attiv<strong>it</strong>à come aiuto<br />

prima di poter essere ammessi nella corporazione c<strong>it</strong>tadina<br />

come maestri eseguendo un’opera di ammissione e pagando<br />

una pesante tassa per l’accettazione.<br />

Per ottenere il t<strong>it</strong>olo di maestri gli artisti si presentavano<br />

alla corporazione di Saint-Germain-des-Prés, che godeva<br />

delle franchigie estese a tutto questo faubourg, terr<strong>it</strong>orio<br />

dell’abbazia. Un Jean Michelin venne ricevuto come maestro<br />

nel 1623; Antoine le Nain, piccardo, nel 1629. Lo<br />

stesso anno, tornato da Roma, Lubin Baugine venne ammesso<br />

«in virtù del capolavoro da lui fatto». Tutti gli artisti<br />

di talento potevano essere accolti come maestri<br />

direttamente e vendere le loro opere nei domini dell’abbazia,<br />

in particolare durante la fiera di Saint-Germain,<br />

alla quale partecipavano anche artisti stranieri. Della numerosa<br />

colonia di p<strong>it</strong>tori fiamminghi e olandesi, stabil<strong>it</strong>isi<br />

durante i loro soggiorni parigini in rue du Vieux-Colombier,<br />

rue du Sépulcre (ora rue Dragon), o rue de Princesse,<br />

vanno ricordati: van Mol, Bernaerts, Stockade,<br />

van Boucle, Fouquières, Asselijn, Kalf, van Plattenberg<br />

(detto Plattemontagne) e P. Vleughels. È in quest’ambiente<br />

che avrà fortuna la bambocciata e lo sviluppo<br />

della p<strong>it</strong>tura di genere, nature morte, vedute urbane e<br />

paesaggi. Gli artisti olandesi come A. de Verwer e R.<br />

Nooms, p<strong>it</strong>tori di marine, o P. Wouwerman, divulgheranno<br />

sotto il regno di Luigi XIII uno stile attento all’osservazione<br />

del reale.<br />

Gli stranieri poi si dividevano tra protestanti come Isaac<br />

Moillon, Jean Pet<strong>it</strong>ot e Jacques Bordier, miniaturisti e<br />

smaltatori, e la confratern<strong>it</strong>a dei cattolici fiamminghi stabil<strong>it</strong>asi<br />

prima nella chiesa di Saint-Hippolyte presso i Gobelins,<br />

e poi, nel 1630, a Saint-Germain-des-Prés attirati<br />

dalla «molt<strong>it</strong>udine di stranieri che ab<strong>it</strong>ano il bel quartiere<br />

<strong>Storia</strong> dell’arte <strong>Einaudi</strong>

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