Paál, László Paalen, Wolfgang Storia dell'arte Einaudi - Artleo.it

due tele attualmente esposte all’Accademia Carrara: la
Madonna con Bambino e santi dipinta nel 1522 e la successiva
Madonna Casotti (1523) che mostra anche evidenti richiami
alla ritrattistica fiamminga del Carpaccio nel viso
del committente. Con la Deposizione per la chiesa di
Sant’Andrea a Bergamo, la drammaticità della Vergine e i
forti accenti cromatici riflettono ormai pienamente la cultura
lottesca, tanto da aver in passato indotto la critica ad
assegnare al Lotto la pala del Duomo bergamasco raffigurante
San Benedetto tra i santi Bonaventura e Ludovico di
Tolosa, che un documento di pagamento del 27 giugno
1524 ha definitivamente ricollegato alla figura di P. (fl).
Previtali, Giovanni
(Firenze 1934 - Roma 1988). Laureatosi nel 1956 con R.
Longhi, la sua tesi fu il nucleo di una serie di studi apparsi
dapprima su «Paragone» e successivamente pubblicati
nel 1984 con il titolo La fortuna dei primitivi. Da Vasari ai
Neoclassici. Del 1967 è Giotto e la sua bottega, al quale
segue La pittura del Cinquecento a Napoli e nel Vicereame
(1978). Ha coordinato i primi quattro volumi della Storia
dell’arte italiana pubblicata da Einaudi, per la quale ha
scritto l’introduzione La periodizzazione dell’arte italiana
(1979). Postuma è la raccolta dei suoi saggi sulla scultura
gotica (Studi sulla scultura gotica in Italia. Storia e geografia,
1991). Tra le mostre da lui curate: Gotico a Siena (1982) e
Simone Martini e compagni (1985), occasione questa per riproporre
il problema, già affrontato nel saggio del 1967,
del rapporto maestro e bottega nel Trecento, interesse
che dimostra la ripresa di alcune tematiche presenti negli
ultimi scritti di Longhi (in particolare Qualità e industria
in Taddeo Gaddi, 1959). Docente alle Università di Messina,
Siena e Napoli, P è stato redattore di «Paragone»
(1961-71) e il fondatore, con l’archeologo M. Cristofani,
della rivista «Prospettiva» (1975). Suoi importanti interventi
sono apparsi nella «Revue de l’Art» e nel «Bollettino
d’Arte» . (sr).
Prévost, Jacques
(Pesmes (Haute-Saône) ? - Gray, dopo il 1580). Operò
forse a Digione nel 1521 e a Gray nel 1530. Tra il 1535 e
il 1538 era a Roma (Sette partiti d’architettura dell’ordine
corinzio segnati con le loro proporzioni, 1535); Manette gli
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