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Paál, László Paalen, Wolfgang Storia dell'arte Einaudi - Artleo.it

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grandi imprese del suo regno. David, Gros, Girodet, Regnault,<br />

Meynier, Lejeune ne furono gli interpreti piú<br />

brillanti. Gérard, dal 1796 al 1836, data della sua morte,<br />

fu il r<strong>it</strong>rattista ufficiale dei piú celebri personaggi. Dallo<br />

studio di Guérin uscirono molti giovani p<strong>it</strong>tori romantici.<br />

I p<strong>it</strong>tori di storia durante la restaurazione e poi sotto<br />

il regno di Luigi Filippo si uniranno a quelli romantici<br />

per la decorazione della Galleria delle Battaglie (Museo<br />

di Versailles) e in genere fino alla caduta del secondo Impero<br />

la p<strong>it</strong>tura di soggetti mil<strong>it</strong>ari ebbe larga fortuna con<br />

Horace Vernet, Alphonse de Neuville, Messonier, Yvon,<br />

Aime Morot. Quanto ai cicli decorativi si riscontra solo<br />

qualche commissione per le Tuileries o per la cupola del<br />

Panthéon, dipinta da Gros, qualche soff<strong>it</strong>to del Louvre e<br />

alcune tele commissionate a Prud’hon, Girodet e Gerard<br />

per alcune dimore parigine.<br />

Moltissimi artisti, sotto il regno di Luigi Filippo e Napoleone<br />

III, si divisero importanti incarichi di decorazioni<br />

monumentali degli edifici parigini, sia religiosi che civili.<br />

Chassériau dipinse alcune cappelle a Saint-Merry e a<br />

Saint-Roch, mentre a Saint-Philippe-du-Roule eseguì la<br />

parte alta della parete dell’emiciclo retrostante il coro e<br />

ancora alcune p<strong>it</strong>ture murali della scala della corte dei<br />

Conti, purtroppo distrutti, di cui resta qualche frammento<br />

al Louvre. Delacroix, sotto il regno di Luigi Filippo,<br />

decorò le volte delle biblioteche della Camera dei deputati<br />

e del Senato nonché una cappella a Saint-Sulpice e infine<br />

il riquadro centrale della Galleria di Apollo (Apollo<br />

vince il serpente Python, 1848). Durante il secondo Impero<br />

eseguì nel municipio il soff<strong>it</strong>to del Salone della Pace, cui<br />

il comune aggiunse, in corrispondenza, il Salone dell’Imperatore<br />

dove al soff<strong>it</strong>to lavorò Ingres.<br />

Le chiese costru<strong>it</strong>e durante la restaurazione esigevano<br />

nuove decorazioni, Notre-Dame-de-Lorette fu affidata a<br />

Picot, Hesse e Dejuinne; Saint-Vincent-de-Paul fu ornata<br />

da Flandrin, mentre numerosi p<strong>it</strong>tori d’Accademia si eserc<strong>it</strong>arono<br />

a Saint-Germain-des-Prés, Saint-Sevérin e Saint-<br />

Sulpice. Puvis de Chavannes eseguì scene della V<strong>it</strong>a di<br />

sainte-Geneviève all’interno del Panthéon, ormai rest<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o<br />

al culto.<br />

Già ai tempi di Delacroix, ma soprattutto a partire dal secondo<br />

Impero, la v<strong>it</strong>a artistica francese si divise tra p<strong>it</strong>tori<br />

che seguivano il gusto ufficiale ed artisti indipendenti<br />

che contestavano l’indirizzo del salon. Gli incarichi veni-<br />

<strong>Storia</strong> dell’arte <strong>Einaudi</strong>

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