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Paál, László Paalen, Wolfgang Storia dell'arte Einaudi - Artleo.it

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la partecipazione all’Esposizione Universale parigina del<br />

1889 (medaglia di bronzo) e del 1900 (medaglia d’argento).<br />

I suoi quadri migliori, che influenzarono l’evoluzione<br />

della p<strong>it</strong>tura di paesaggio in Danimarca, lo caratterizzano<br />

come un originale interprete della p<strong>it</strong>tura en plen air. La<br />

sua produzione è rappresentata soprattutto a Copenhagen<br />

(smfk, Un viale a Kastrup, 1891; ncg; Hirschsprungske<br />

Samling). (apa).<br />

Piacenza<br />

Santa Maria di Campagna La chiesa di Santa Maria di<br />

Campagna venne costru<strong>it</strong>a su progetto dell’arch<strong>it</strong>etto piacentino<br />

Alessio Tramello tra il 1522 e il 1528 per glorificare<br />

una statua miracolosa della Vergine. L’ornamentazione<br />

iniziò nella primavera del 1530 ad opera di G. Antonio<br />

Sacchi da Pordenone, ben noto per aver affrescato<br />

nel Duomo di Cremona e per aver lavorato nella vicina<br />

Cortemaggiore. Il p<strong>it</strong>tore in una prima fase fino al 1532,<br />

eseguì, come si deduce da un documento, gli affreschi<br />

della cupola, quelli della cappella di Santa Caterina con la<br />

pala d’altare e i pilastri dell’altare dei Magi; tornando in<br />

un secondo momento per terminare quest’ultima cappella,<br />

e per eseguire l’affresco con Sant’Agostino, che, indicando<br />

il libro con il De civ<strong>it</strong>ate Dei, fornisce una spiegazione<br />

del programma iconografico dell’intera decorazione. Nel<br />

1543 Bernardino Gatti con aiuti, dipinse scene della v<strong>it</strong>a<br />

della Vergine nel tamburo e l’affresco, oggi molto deper<strong>it</strong>o,<br />

con San Giorgio e il drago e una bella veduta di P, sulla<br />

parete a destra vicino all’ingresso. Nel 1571 Giulio Campi<br />

veniva incaricato di eseguire l’Incoronazione della Vergine<br />

sulle pareti della cappella principale, e una pala d’altare su<br />

tavola con l’Annunciazione e molti santi. Questi dipinti<br />

vennero distrutti nel 1791 con l’allungamento del presb<strong>it</strong>erio<br />

e dell’abside che mutò le armoniche proporzioni<br />

della chiesa a croce greca. L’ornamentazione cinquecentesca<br />

continuò ad opera di Giulio Mazzoni che nel 1585<br />

eseguì affreschi sulla volta di tre bracci della chiesa e di<br />

una cappella, anche questi distrutti e ricoperti alla fine<br />

del Settecento con motivi a cassettoni di G. Battista<br />

Èrcoli. La chiesa continuò ad arricchirsi con vari dipinti<br />

di Camillo Procaccini, con storie di san Francesco; con<br />

una statua in stucco con il duca Ranuccio inginocchiato di<br />

Francesco Mochi. Inoltre alcuni dei migliori artisti del<br />

momento tra cui Daniele Crespi, Camillo Gavasetti, Be-<br />

<strong>Storia</strong> dell’arte <strong>Einaudi</strong>

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