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Paál, László Paalen, Wolfgang Storia dell'arte Einaudi - Artleo.it

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dipendenza artistica si accentua: fra i molti episodi della<br />

seconda metà del secolo ha un rilievo notevole il pol<strong>it</strong>tico<br />

per l’Ospedale di Giovanni da Milano (1355-60 ca.: Galleria<br />

comunale). A cavallo fra Tre e Quattrocento si assiste<br />

a una grande diffusione della decorazione ad affresco,<br />

spesso in rapporto con la comm<strong>it</strong>tenza del mercante Francesco<br />

Datini, in patria dal 1383 al 1410: sono attivi<br />

Agnolo Gaddi, Niccolò di Pietro Gerini, Arrigo di Niccolò<br />

(già noto come Maestro della Cappella Manassei),<br />

Bartolomeo di Bertozzo (Maestro della Santa Verdiana),<br />

Francesco di Michele (Maestro di San Martino a Mensola).<br />

Al 1410-11 risale la decorazione esterna del Palazzo<br />

Datini, esegu<strong>it</strong>a per lasc<strong>it</strong>o testamentario, avente per soggetto<br />

la v<strong>it</strong>a del benefattore stesso, a cui lavora, con il<br />

Gerini e altri fiorentini, il portoghese Alvaro Pirez. In<br />

questi decenni è inoltre attiva, in c<strong>it</strong>tà e nei dintorni, la<br />

bottega dei fratelli fiorentini Pietro e Antonio di Miniato.<br />

Il secolo XV Dopo il pol<strong>it</strong>tico della badia di Sacca di Lorenzo<br />

Monaco (con la collaborazione di Francesco d’Antonio:<br />

Galleria comunale) e le opere di Giovanni Toscani,<br />

il Quattrocento si qualifica a P soprattutto per le imprese<br />

decorative all’interno del Duomo: il ciclo di affreschi di<br />

Paolo Uccello nella cappella dell’Assunta (1433-34), ormai<br />

riconosciuti al maestro e terminati da Andrea di Giusto,<br />

e, nella cappella maggiore, quello di Filippo Lippi, che,<br />

senza perdere in prestigio, trasferisce la bottega a P dal<br />

1452 al 1466 (tra i molti collaboratori è Fra Diamante).<br />

Suo figlio Filippino, nato a P nel 1457, è però p<strong>it</strong>tore di<br />

cultura fiorentina, e lavora per P solo in età matura, eseguendo<br />

un Noli me tangere per il convento del Palco, oggi<br />

a Monaco (1490 ca.), il tabernacolo del Mercatale (1498)<br />

e una pala per il comune (1502 ca.: ambedue alla Galleria<br />

comunale).<br />

Il secolo XVI Fra i p<strong>it</strong>tori locali si ricordano Tommaso di<br />

Piero del Trombetto (documentato dal 1488 al 1528), di<br />

livello artigianale, e Paolo di Raffaello degli Organi<br />

(1522-75). Ma sono attivi importanti p<strong>it</strong>tori fiorentini,<br />

come Ridolfo del Ghirlandaio (Assunta, 1508: Duomo) e<br />

fra Bartolomeo, peraltro originario del contado pratese, la<br />

cui Assunta del 1516, ora a Napoli, diviene un modello<br />

stilistico e religioso per l’ambiente c<strong>it</strong>tadino. Nei decenni<br />

successivi, anche per l’influenza di Pier Francesco Ricci,<br />

maggiordomo ducale e poi proposto, legato agli ambienti<br />

riformati <strong>it</strong>aliani, P respinge le tendenze piú intellettuali-<br />

<strong>Storia</strong> dell’arte <strong>Einaudi</strong>

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