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Paál, László Paalen, Wolfgang Storia dell'arte Einaudi - Artleo.it

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stile internazionale, che si estenderà fin nell’Europa centrale<br />

e giungerà fino a Londra. La corte cavalleresca di<br />

Venceslao IV (1378-1419), figlio e successore di Carlo<br />

IV, ha un carattere intimistico e aristocratico che la contrappone<br />

alle botteghe indipendenti, orientate verso<br />

un’arte religiosa apprezzata negli ambienti borghesi (Madonna<br />

di San Guido, Altare di Rajhrad, Madonna di Vy‰‰í<br />

Brod, Album di Ambrass). Il ruolo di P diminuisce durante<br />

le guerre uss<strong>it</strong>e. Intorno al 1470-1520 si ricost<strong>it</strong>uisce<br />

un gruppo di artisti operanti per Ladislao Il lagellone e alcuni<br />

grandi personaggi. I dipinti murali hanno un ruolo<br />

importante: quelli di Kutna Hora dipendono strettamente<br />

dalla scuola di P, quelli della cappella di Spulir (1480 ca.)<br />

sono dovuti a un artista che conosceva la p<strong>it</strong>tura dei<br />

Paesi Bassi e che è ben rappresentativo del gotico tardo<br />

in Boemia; c<strong>it</strong>iamo inoltre quelli del castello di Zirovnice<br />

a Svehov. La p<strong>it</strong>tura su tavola (Altare di san Giorgio e Altare<br />

di Nicola Puchner, Maestro I.W.) torna a trionfare<br />

col Maestro dell’Altare di L<strong>it</strong>omûÏice; ma alla morte di<br />

quest’ultimo P perde il suo ruolo predominante, che assumerà<br />

di nuovo soltanto sotto Rodolfo II e in periodo barocco.<br />

(jho).<br />

Già negli anni di Ferdinando I e di Massimilia-no la corte<br />

può vantare una figura d’artista d’eccezione, l’Arcimboldi<br />

che Rodolfo nominerà conte palatino. L’Italia continua ad<br />

essere, negli anni del suo regno, un punto di riferimento<br />

imprescindibile se i maggiori artisti convocati a P da Rodolfo<br />

sono per dir cosí garant<strong>it</strong>i da un’esperienza di studio<br />

e di lavoro nella penisola: così è di Spranger, che<br />

giunge a P nel 1580, di Heintz e di H. van Aachen. Ad<br />

essi è indirizzata gran parte della comm<strong>it</strong>tenza di corte<br />

nei campi della p<strong>it</strong>tura celebrativa, della imagerie m<strong>it</strong>ologica<br />

e del r<strong>it</strong>ratto, per non parlare delle commissioni di destinazione<br />

chiesastica. Ma si tratta solo dei protagonsti,<br />

accanto ai quali operano personal<strong>it</strong>à spesso di forte rilievo<br />

come Dirck de Quade van Ravesteyn, Matthias Gundelach,<br />

Roelandt Savery e Paulus van Vianen (specialisti di<br />

paesaggio), Hans e Paul Vredeman de Vries e il miniatore<br />

Joris Hoefnagel. Con maggiore o minore fortuna tutti<br />

questi artisti danno v<strong>it</strong>a, in una felice stagione che si<br />

estingue ad annum con la morte di Rodolfo (1612), a<br />

un’arte di corte, internazionale nelle sue componenti, ma<br />

con una predilezione per i modelli <strong>it</strong>aliani soprattutto protocinquecenteschi<br />

(da Michelangelo a Correg-gio, a Par-<br />

<strong>Storia</strong> dell’arte <strong>Einaudi</strong>

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