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Paál, László Paalen, Wolfgang Storia dell'arte Einaudi - Artleo.it

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mostra della Secessione romana (1915), Emilio Cecchi segnala<br />

con favore la presenza di P e la Regina Madre acquista<br />

la tela Garofani (ora al Palazzo del Quirinale). Di<br />

qui inizia la fortuna espos<strong>it</strong>iva e cr<strong>it</strong>ica della p<strong>it</strong>trice anticolana<br />

nella Roma della seconda metà degli anni Dieci.<br />

Alla IV Esposizione secessionista P presenta cinque olii,<br />

interni e fiori, in compagnia di Carena e Spadini, Oppo e<br />

Socrate, Penagini e Maria Mancuso. Nel ’18 tiene la sua<br />

prima personale, assieme a Deiva De Angelis, al Circolo<br />

Artistico Internazionale, ed espone – sempre con la collega,<br />

come lei autodidatta e amica di artisti, e di nuovo con<br />

Spadini, Oppo, Socrate e con Ferrazzi – alla Mostra<br />

d’Arte Giovanile alla Casina del Pincio. Consensi cr<strong>it</strong>ici<br />

le vengono allora da varie parti nella cap<strong>it</strong>ale: da Carlo<br />

Tridenti, organizzatore – insieme a Piacentini – della collettiva<br />

del ’18, dal cr<strong>it</strong>ico Arturo Lancellotti e da Mario<br />

Recchi. La coppia Bertoletti frequenta d’altra parte l’ambiente<br />

artistico e culturale della c<strong>it</strong>tà ed è legata ad Antonio<br />

Baldini, a Tofano, ai Cecchi e a Silvio D’Amico. Nel<br />

1929 è ancora Emilio Cecchi a presentare una personale<br />

di P alla londinese Arlington Gallery; e anche Roberto<br />

Longhi le dedica, nello stesso anno, un’ampia pagina su<br />

«L’Italia Letteraria» in occasione della Prima Sindacale<br />

Laziale. Nel corso degli anni Trenta, tuttavia, favore e interesse<br />

si affievoliscono intorno all’artista che continua ad<br />

esporre, tra Biennali veneziane e Quadriennali romane, la<br />

produzione p<strong>it</strong>torica piú recente, caratterizzata da intonazioni<br />

cromatiche meno accese e violente. Si ricordino, per<br />

il primo periodo, Teiera e tazza su fondo giallo (1914 ca.) e<br />

il R<strong>it</strong>ratto di Angelina (1915 ca.) e, per il secondo, Zinnie<br />

gialle con ventaglio (1927 ca.). (dar).<br />

Passante, Bartolomeo → Bassante<br />

Passavant, Johann David<br />

(Francoforte 1787-1861). Amico d’infanzia di Pforr, dopo<br />

la morte prematura di quest’ultimo (1812) si orientò verso<br />

la p<strong>it</strong>tura, che studiò a Parigi nello studio di David e di<br />

Gros. Nel 1813, a Firenze, Rumohr ne fu la prima guida<br />

nella storia dell’arte. Durante un soggiorno a Roma di<br />

sette anni (1817-24) entrò in stretto contatto con i Nazareni<br />

e con gli storici Böhmer e Kestner. Nella sua prima<br />

pubblicazione, Ansichten über die bildenden Künste und<br />

<strong>Storia</strong> dell’arte <strong>Einaudi</strong>

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