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Paál, László Paalen, Wolfgang Storia dell'arte Einaudi - Artleo.it

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merosi viaggi in Olanda, Belgio, Italia, Inghilterra, Francia.<br />

Membro della società «Sztuka», venne nominato nel<br />

1906 docente presso l’Accademia di belle arti di Cracovia.<br />

Soggiornò in Spagna durante la prima guerra mondiale<br />

e si stabilì a Parigi nel 1925, dirigendovi la filiale parigina<br />

dell’Accademia di belle arti di Cracovia. La sua<br />

p<strong>it</strong>tura, che conobbe diverse fasi e seguì varie tendenze,<br />

manifesta sempre grande cultura. Ammiratore, agli inizi,<br />

della p<strong>it</strong>tura realista di Aleksander Gierymski, venne influenzato<br />

a Parigi (1889) dall’impressionismo (Mercato dei<br />

fiori presso la Madeleine a Parigi, 1890: Museo di Poznaƒ),<br />

che introdusse in Polonia un<strong>it</strong>amente all’amico W.<br />

Podkowinski. Le sue tele «notturne» (Cigni nel Giardino<br />

di Sassonia, 1896: Museo di Cracovia) ne tradiscono la<br />

predilezione simbolista. P è noto anche come r<strong>it</strong>rattista e<br />

p<strong>it</strong>tore di scene d’interni: Vis<strong>it</strong>a (Museo di Varsavia). La<br />

sua opera incisa, soprattutto ad acquaforte, è di qual<strong>it</strong>à.<br />

L’artista si legò a Bonnard (dal 1906), Delaunay e<br />

Fénéon, che ne presentò l’opera nel catalogo della mostra<br />

presso Bernheim-Jeune nel 1922. Eccellente insegnante –<br />

i «kapisti» erano suoi allievi – eserc<strong>it</strong>ò notevole influenza<br />

sull’evoluzione del post-impressionismo in Polonia. (wj).<br />

Pannaggi, Ivo<br />

(Macerata 1901-81). Arch<strong>it</strong>etto, p<strong>it</strong>tore, grafico e scenografo,<br />

esponente del futurismo romano. Laureatosi alla<br />

Scuola di arch<strong>it</strong>ettura di Firenze, inizia a dipingere verso<br />

la fine degli anni Venti, guadagnando, fin dalle sue prime<br />

opere, l’attenzione di Balla e Marinetti. Nel 1921 partecipa<br />

a Roma alla collettiva di giovani p<strong>it</strong>tori futuristi alla<br />

Casa d’arte Bragaglia e, nello stesso anno, in segu<strong>it</strong>o al<br />

successo ottenuto, è inv<strong>it</strong>ato ad esporre a Praga alla Mostra<br />

d’Arte Italiana d’Avanguardia organizzata da Prampolini.<br />

Il 1922 è teatro di importanti avvenimenti: la partecipazione<br />

alla Grande Esposizione Futurista Internazionale<br />

di Berlino; la pubblicazione su «Lacerba» del Manifesto<br />

dell’Arte Meccanica Futurista firmato insieme a Vinicio<br />

Paladini e successivamente sottoscr<strong>it</strong>to da Prampolini il<br />

quale ne darà una versione ampliata; l’organizzazione<br />

della I Esposizione Futurista a Macerata, alla quale egli<br />

stesso partecipa. Sempre nel ’22, la sera del 2 giugno, ha<br />

luogo presso il Circolo delle Cronache dell’Attual<strong>it</strong>à di<br />

Bragaglia il Ballo Meccanico Futurista ideato da P ancora<br />

in collaborazione con Paladini.<br />

<strong>Storia</strong> dell’arte <strong>Einaudi</strong>

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