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Paál, László Paalen, Wolfgang Storia dell'arte Einaudi - Artleo.it

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insieme con il cugino Girolamo Bedoli, a Viadana, dove<br />

esegue per la chiesa di San Pietro uno Sposalizio di santa<br />

Caterina con i due san Giovanni, ora conservato nella chiesa<br />

di Santa Maria a Bardi, di un’eleganza di linee e insieme<br />

di una calcolata, non convenzionale composizione che<br />

ne dimostrano il prodigioso talento.<br />

La chiesa di San Giovanni Evangelista a Parma ne conserva<br />

i primi affreschi (quarta cappella a sinistra, San Nicola<br />

e Sant’Ilario – da alcuni ora attribu<strong>it</strong>o all’Anselmi –;<br />

prima cappella, Martirio di sant’Agata e le Sante Lucia e<br />

Apollonia, 1522 ca.; seconda cappella, San V<strong>it</strong>ale, Due diaconi,<br />

1523 ca.), influenzati dal Correggio, ma che nel colore<br />

e nella ricerca di movimento testimoniano del rapporto<br />

con altre fonti (Anselmi, Pordenone).<br />

Su richiesta del conte Galeazze Sanv<strong>it</strong>ale, che gli ispirò<br />

un magnifico r<strong>it</strong>ratto (Napoli, Capodimonte), il P decorò<br />

a fresco verso il 1523-24 nella rocca di Fontanellato una<br />

piccola sala per la moglie Paola Gonzaga, in cui dialoga<br />

con il Correggio della Camera di San Paolo nell’invenzione<br />

complessiva, ma se ne distacca per il lirismo raffinato<br />

e sensuale con cui rivive la tragica favola di Diana<br />

e Atteone.<br />

Nel 1524, lasciando incompiute le portelle d’organo della<br />

chiesa della Steccata, partì per Roma portando con sé alcune<br />

opere come l’Autor<strong>it</strong>ratto allo specchio (Vienna, km),<br />

apice di virtuosismo prospettico di spir<strong>it</strong>o essenzialmente<br />

manierista. Poco si conosce su questo importante soggiorno,<br />

durante il quale copiò le opere dell’antich<strong>it</strong>à, poté conoscere<br />

e ammirare Michelangelo e soprattutto Raffaello,<br />

«lo spir<strong>it</strong>o del qual Raffaello – secondo le parole di Vasari<br />

– si diceva poi esser passato nel corpo di Francesco», e incontrò<br />

Perino, Sebastiano del Piombo e Rosso (insieme al<br />

quale, secondo Vasari, dipinse in un palazzo di via Giulia).<br />

Eseguì allora dei raffinati dipinti di piccolo formato<br />

(Sposalizio mistico di santa Caterina: Londra, ng; Riposo<br />

nella fuga in Eg<strong>it</strong>to: Roma, Palazzo Doria), probabilmente<br />

alcuni r<strong>it</strong>ratti (Lorenzo Cybo: Copenhagen, smfk) e la<br />

monumentale Visione di san Gemiamo (Londra, ng), commissionata<br />

da Maria Bufalini per la chiesa di San Salvatore<br />

in Lauro (ma dalla fine del Cinquecento alla fine del<br />

Settecento a C<strong>it</strong>tà di Castello), opera cap<strong>it</strong>ale per l’incontro<br />

delle sovrane eleganze parmensi e la Roma di Michelangelo<br />

e di Raffaello. Il Sacco di Roma l’obbligò a rifugiarsi<br />

a Bologna, ove svolgerà (1527-30) un’intensa atti-<br />

<strong>Storia</strong> dell’arte <strong>Einaudi</strong>

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