Paál, László Paalen, Wolfgang Storia dell'arte Einaudi - Artleo.it

Veveri, la Vergine della Cattedrale di San Guido. L’influsso
di altre scuole europee, soprattutto tedesche, si accentua
nella pittura del sec. xv: Retablo di san Giorgio. Nel
xvii e xviii secolo, i pittori cèchi sono in primo luogo ritrattisti
come Brandi e Kupecý Le scuole straniere sono
ben rappresentate, compresa la pittura francese del xix e
xx secolo, con opere impressioniste e post-impressioniste,
dipinti di Utrillo, Vlaminck, Chagall, Henri Rousseau.
Vanno citati due dipinti particolarmente notevoli: la Festa
del rosario di Dürer, che fece parte un tempo delle raccolte
di Rodolfo II d’Asburgo e che tornò alla ng nel 1933, e
la Fienagione di Pieter Bruegel, che faceva parte del ciclo
dei Mesi. Il Museo è ospitato nel barocco Palazzo Sternberg.
(gb).
Antico monastero di Emmaüs Questo monastero benedettino
di rito slavo venne fondato dall’imperatore Carlo IV
e costruito tra il 1348 e il 1372. Gli affreschi del chiostro,
terminato nel 1353, occupano nella storia della pittura
cèca un posto di eccezionale importanza. Coprivano
le pareti scene del Vecchio e del Nuovo Testamento, disposte
su due fasce parallele ed eseguite verso il 1360; furono
ridipinte a piú riprese, nel sec. xv, poi nel 1588, 1594,
1654; infine, vennero molto danneggiate nel bombardamento
del 14 febbraio 1945. Erano state realizzate dal
Maestro della Genealogia della casa di Lussemburgo e
dalla sua bottega. La critica moderna cerca di distinguere
i contributi personali degli artisti che parteciparono
all’impresa, alcuni dei quali richiamano la cerchia del
Maestro del ciclo di Vy‰‰ì Brod, mentre il Maestro della
Genealogia, influenzato dalla concezione plastica dell’Occidente,
è attratto dal realismo e dalla monumentalità; si
suppone fosse di origine franco-fiamminga o renana, e
sembra conoscesse direttamente la pittura italiana, per
esempio le opere di Tommaso da Modena a Treviso. L’albero
geneaologico dei Lussemburgo, dipinto nella grande
sala del castello di Karlstûjn che dà nome al grande Maestro
boemo, rimasto anonimo, fu composto da Jean de
Clerk prima del 1350 e fa risalire questa casata fino a
Carlomagno e persino ai re di Troia; ci è noto solo da due
copie, riprodotte in due raccolte diplomatiche conservate
l’una al Museo di P (seconda metà del sec. xvi), l’altra
alla bn di Vienna. Dopo aver operato a Karlstûjn, il Maestro
della Genealogia divenne uno dei piú importanti pittori
della corte di P; il suo influsso si manifesta negli af-
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