Paál, László Paalen, Wolfgang Storia dell'arte Einaudi - Artleo.it

V. Camuccini, del quale frequenta anche lo studio così
come quello del Canova; e nel 1821 vince il concorso Canova
con il Gladiatore morente. Terminati i corsi accademici,
nel 1826 intraprese un viaggio di studio attraverso
l’Italia, visitando Milano, Venezia, Parma, Bologna, Firenze,
Napoli, e anche le rovine di Ercolano. Si recò
quindi anche a Londra, Parigi e Bruxelles, esponendo sue
opere e riscuotendo molto successo. Tra i suoi dipinti di
soggetto «antico» si ricordano qui Eteocle e Polinice
(1824) e L’ultimo giorno di Ercolano. In seguito il P prediligerà
temi «romantici» come: Torquato Tasso che legge la
Gerusalemme alla corte di Ferrara (1831), Enrico II di Francia
ferito a morte... (eseguito per Maria Cristina di Savoia
ed esposto a Brera nel 1845: Agliè, Castello Ducale), Il
giuramento degli anconetani nel 1174 (commissionatogli
dalla municipalità di Ancona ed esposto e premiato a Londra
nel 1851 e a Parigi nel 1855), I novellatori del «Decamerone»
(1851 ca.: Treviso, mc). Numerosi, naturalmente,
i dipinti di soggetto sacro: Martirio di san Lorenzo
(1829) per la Cattedrale di Ancona, Giudizio di Salomone
(1836) per Carlo Alberto di Savoia, Martirio di santo Stefano
(1851) per la ricostruita Basilica di San Paolo a Roma.
Tra le imprese ad affresco, le decorazioni mitologiche
nella Villa Torlonia (Storie di Bacco, 1835) e nel Palazzo
Torlonia già in piazza Venezia a Roma, quelle della sala
vaticana dedicata al dogma dell’Immacolata Concezione
(su commissione di Pio IX, 1856-1870), le due Storie di
san Paolo nella navata centrale della già citata basilica romana
(1859-1860) e, infine, all’età di ottant’anni, gli
Evangelisti nei pennacchi della cupola della chiesa del Santissimo
Sacramento ad Ancona. Oltre a un dipinto di storia
contemporanea (Morte di Spiros Alestros di Zante, 1831
ca.), ispirato alla lotta di liberazione del popolo greco, è
necessario ricordare anche i molti ritratti eseguiti dal P
(Ritratto dell’incisore Girometti, 1831: Roma, gnam), in
massima parte dispersi in collezioni private italiane e straniere.
Piú immediati e piú freschi dei dipinti sono spesso i
disegni, numerosissimi. (mvc).
Podkowiƒski, Wladyslaw
(Varsavia 1866-95). Studiò presso la Scuola di belle arti di
Varsavia, con W. Gerson (1880-1884), e a San Pietroburgo
(1885-86). Tornato a Varsavia, divenne illustratore di
numerose riviste, tra le quali «Klosy» e «Tygodnik Ilu-
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