13.06.2013 Views

Paál, László Paalen, Wolfgang Storia dell'arte Einaudi - Artleo.it

Paál, László Paalen, Wolfgang Storia dell'arte Einaudi - Artleo.it

Paál, László Paalen, Wolfgang Storia dell'arte Einaudi - Artleo.it

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

portico di Pompeo (con l’Alessandro di Nicia e un Sacrificio<br />

di buoi di Pausia), i templi del Divo Giulio (Afrod<strong>it</strong>e<br />

Anadyomène di Apelle), di Apollo Sosiano (p<strong>it</strong>ture di Aristide<br />

Tebano), di Venere Gen<strong>it</strong>rice (Aiace e Medea di<br />

Timòmachos di Bisanzio), di Augusto (Giacinto e Danae<br />

di Nicia) e piú tardi il tempio della Concordia (famoso,<br />

oltre che per il Dioniso di Nicia e il Marsyas religatus di<br />

Zeusi, anche per la collezione di sculture greche del periodo<br />

post-lisippeo, che vi fece esporre l’imperatore Tiberio,<br />

grande amante dell’arte ellenistica) e quello della Pace<br />

(Scilla di Nikòmachos e Ialysus di Protogene). Sull’esempio<br />

di Lucullo (stando a Varrone, De re rustica, I, 2.10, e<br />

Plutarco, V<strong>it</strong>a di Lucullo, 39), nel sec. I a. C. si diffuse<br />

sempre piú anche il gusto per le raccolte private, il cui<br />

incremento nel giro di pochi decenni fu tale da susc<strong>it</strong>are<br />

la reazione indignata di Marco Agrippa, genero di Augusto,<br />

che in un’orazione sostenne l’opportun<strong>it</strong>à di rest<strong>it</strong>uire<br />

al pubblico godimento i quadri e le statue piú importanti,<br />

«esiliate», a suo dire, nelle case e nelle ville (salvo<br />

poi acquistare per sé dai Ciziceni un Aiace e una Venere<br />

per oltre un milione di sesterzi: Plinio, Naturalis Historia,<br />

XXXV, 26). Una posizione contradd<strong>it</strong>toria nei confronti<br />

delle raccolte di quadri fu quella di Plinio, che non condannò<br />

categoricamente il fenomeno – il XXXV libro della<br />

sua <strong>Storia</strong> Naturale dimostra che egli fu un assiduo frequentatore<br />

delle p – considerandolo però sintomatico del<br />

declino della p<strong>it</strong>tura ai suoi tempi, in cui si ammiravano le<br />

opere degli antichi, ma si era incapaci di crearne di<br />

nuove. Tra le tante collezioni private, celebri furono quella<br />

di Verre, che oltre alle sculture aveva razziato una<br />

quant<strong>it</strong>à notevole di dipinti durante gli anni del suo mandato<br />

in Sicilia, e quella dell’oratore Ortensio, che comprò<br />

per ben 144 000 sesterzi Gli Argonauti di Cydias e nella<br />

sua villa di Tuscolo fece costruire un ambiente appos<strong>it</strong>o<br />

per esporre la tavola (Plinio, Naturalis Historia, XXXV,<br />

130). Vi furono poi le collezioni imperiali, a cominciare<br />

da quella di Augusto, che nella sua casa sul Palatino custodiva<br />

il celebre quadro su cui Protogene e Apelle avevano<br />

fatto a gara nel tracciare la linea piú sottile, e da quella<br />

di Tiberio, che poteva vantare un’Atalanta e Meleagro e<br />

un Archigallus di Parrasio. Sull’attenzione che Caligola<br />

dedicò alla quadreria imperiale, studiando personalmente<br />

nella sua dimora sull’Esquilino l’ambiente adatto per sistemare<br />

le p<strong>it</strong>ture – anche a costo di trascurare per questo<br />

<strong>Storia</strong> dell’arte <strong>Einaudi</strong>

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!