Paál, László Paalen, Wolfgang Storia dell'arte Einaudi - Artleo.it

igore nell’esecuzione dei dettagli degli abiti o delle decorazioni.
I soggetti rappresentati sono essenzialmente lotte
e combattimenti tra guerrieri. Un terzo tipo di dipinti si
distingue nettamente dai precedenti. Si tratta di motivi
decorativi intrecciati gli uni negli altri, che corrono su
tutta la superficie del muro: figure geometriche o forme
insolite, che tradiscono, per la loro varietà e complessità,
un influsso messicano ignoto agli altri gruppi. L’ultima
serie di affreschi ci appare piú semplice e stilisticamente
piú elementare, ornata da motivi zoomorfi stilizzati, ove
si può riconoscere un rapace, uno sciacallo e una specie di
lucertola.
Benché sia difficile stabilire una cronologia esatta di questi
dipinti, lo studio dei vari stili sembra indicare che il
quarto gruppo sia il piú antico e il primo il piú recente.
Tuttavia la cronologia non è rigorosa. Cosí le figurazioni
zoo-morfe derivano dalla decorazione delle ceramiche p
del periodo precedente (1100-1300). Si tratta di rappresentazioni
che si sono perpetuate parallelamente alla comparsa
di scene figurate nel corso del sec. xv. Quanto agli
elementi puramente decorativi, sono derivati da contatti
che ebbero luogo dalla seconda metà del sec. xiv con gli
Aztechi o popolazioni assimilate.
Dopo la conquista spagnola del 1550, data in cui il villaggio
fu probabilmente abbandonato, non venne piú eseguita
alcuna nuova pittura. Lo stato di queste pitture Awatovi
è pessimo, ma ricostituzioni e copie notevoli sono state
eseguite dal ministero delle Arti e Mestieri indiani del dipartimento
degli interni degli Stati Uniti. Si trovano al
Peabody Museum dell’Università di Harvard (Cambridge,
Mass.). (sls).
Pueyrredón, Prilidiano
(Buenos Aires 1823-70). Studiò a Parigi, dove si laureò in
ingegneria. Dal soggiorno spagnolo riportò un profondo
ricordo di Vicente Lopez, visibile nei suoi ritratti. Questi,
con pochi tratti caratteristici, restituiscono fisionomie
familiari e insieme un’aria provinciale ai personaggi della
Buenos Aires del tempo. I paesaggi, di solito di formato
orizzontale, chiari, levigati, luminosi, mostrano gruppi di
personaggi o bestiame vicino a un carretto, o a un solitario
ombu (albero della pampa), minuscoli sotto il cielo infinito
dell’immensa distesa verde. P è considerato il padre
della pittura argentina. Le sue opere si conservano in tutti
Storia dell’arte Einaudi