Paál, László Paalen, Wolfgang Storia dell'arte Einaudi - Artleo.it

frutto di un recupero di soluzioni proprie della pittura del
Seicento, secondo una tendenza diffusa nella pittura francese
di quegli anni. Fu celebrato dai contemporanei per i
suoi ritratti (Madame Anthony, 1796: Lione, mba e Monsieur
Anthony, 1796: Bigione, mba; Madame Jarre, 1822:
Parigi, Louvre) nei quali predilige i toni tenui e le espressioni
melanconiche, differenziandosi dal modello davidiano.
Anche nell’ambito dei soggetti mitologici, spesso di
carattere erotico, le sue opere sono nettamente riconoscibili
per il ricorrente uso dello «sfumato» mediante il
quale restituisce attraverso il mezzo pittorico modelli scultorei
(L’Amore e l’Amicizia, 1793: Minneapolis, Institute
of Arts) e la sua particolare rielaborazione dell’antico –
come, ad esempio, in Venere e Adone, dipinto nel 1812
per Maria Luisa, conservato alle Tuilieries, in Zefiro che si
dondola sull’acqua, 1814 (Parigi, Louvre) o nel Ratto di
Psiche, 1804-14 (ivi). Celebri sono i suoi disegni e gli
studi a matita nera, rialzati di bianco su fondo grigio o
azzurro, nei quali ottiene effetti di luce argentea di grande
delicatezza (importanti le raccolte del Louvre e di
Chantilly). Gli studi di nudo, maschili e femminili (piú di
trecento i pezzi noti) sono giustamente famosi, ma non
vanno perciò trascurati i numerosi bozzetti preparatori
per i quadri, come quelli per il grande ritratto di Giuseppina
alla Malmaison. I disegni mostrano la sua importanza
come decoratore (ma fu anche illustratore di testi letterari,
come la Nouvelle Héloise, in cui è ancora vicino a un
gusto settecentesco, o Daphnis et Chloé): P eseguì progetti
per decorazioni di soffitti e pareti, allestimenti per feste,
modelli per medaglie, mobili e apparati per celebrazioni
importanti, come l’incoronazione di Napoleone, il trattato
di Tilsitt, le nozze di Napoleone e Maria Luisa, purtroppo
distrutti, di cui resta traccia in alcuni disegni e due bozzetti
dipinti tra cui le Nozze tra Ercole e Ebe (Parigi, Louvre).
(cc+ mdb + sr).
Pseudo-Bramantino → Fernández, Pedro
Pseudo - Félix Chrétien
(attivo in Borgogna, specie ad Auxerre tra 1535 e 1550).
Secondo un’antica tradizione, un «Félix Chrétien» sarebbe
stato autore del Trittico di sant’Eugenia proveniente
dall’antica collegiata di Sant’Eugenia, demolita nel 1797
Storia dell’arte Einaudi