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Paál, László Paalen, Wolfgang Storia dell'arte Einaudi - Artleo.it

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Louvre e da copie che ci consentono d’immaginare la decorazione<br />

a stucchi e affreschi, di un’elegante simmetria,<br />

molto diversa dai modi decorativi mossi e variati di<br />

Rosso. Nello stesso tempo P intraprese la decorazione<br />

della Camera della regina, di cui rimane soltanto il camino<br />

(1534-37). Nel 1535 lavorava nel portico della Porte<br />

Dorée, ingresso principale al castello di Fontainebleau<br />

nel sec. xvi (Scene della storia di Ercole), nel padiglione di<br />

Pomona con Rosso (1532-35, distrutto; i Giardini di Pomona,<br />

disegno al Louvre), ed avviava anche la decorazione<br />

della Galleria bassa (1535-42) al primo piano del Pavillon<br />

des Poésies (non piú esistente; disegni al Louvre).<br />

L’improvvisa morte di Rosso nel 1540 gli avrebbe consent<strong>it</strong>o<br />

di proseguire da protagonista la sua carriera di decoratore:<br />

egli era allora in Italia, inviatovi per rifornire la<br />

collezione di Francesco I di opere d’arte, soprattutto antiche.<br />

Appena r<strong>it</strong>ornato a Fontainebleau portò a termine<br />

opere rimaste incompiute di Rosso. Decorò, forse allora o<br />

ancor prima, nella galleria Francesco I, due gabinetti<br />

(scomparsi) che si aprivano al centro della galleria al di<br />

sotto di una Danae (disegno a Chantilly, Museo Condé) e<br />

di una Semele, perduta. Dipinse poi il Gabinetto del re<br />

(1541-45 distrutto, di cui possiamo apprezzare solo il camino<br />

con la Fucina di Vulcano e la decorazione di alcuni<br />

armadi con le Virtù cardinali grazie ai disegni superst<strong>it</strong>i<br />

(Louvre e coll. priv.). La camera della duchessa d’Etampes<br />

(1541-44), sfigurata da uno scalone costru<strong>it</strong>o sotto<br />

Luigi XV e da maldestri interventi del secolo scorso,<br />

serba ancora parte della sua meravigliosa decorazione,<br />

dove le grandi figure in stucco scandiscono r<strong>it</strong>micamente<br />

gli affreschi, preparati da stupendi disegni: la Mascherata<br />

di Persepoli (Louvre). Contemporaneamente ornava il vestibolo<br />

della Porte Dorée (1543-44) con sei composizioni,<br />

tuttora in s<strong>it</strong>u. Si occupò poi della grotta del Jardin des<br />

Pins (1543) con figure viste in prospettiva (Minerva, Giunone:<br />

disegni al Louvre) e sub<strong>it</strong>o dopo portò a termine<br />

l’Appartamento dei bagni (1541-47, oggi scomparso), al<br />

piano terra della galleria di Francesco, una delle meraviglie<br />

di Fontainebleau, che accolse i capolavori delle<br />

collezioni reali, inquadrati da stucchi e da p<strong>it</strong>ture; <strong>Storia</strong><br />

di Callisto (disegni al Louvre e al bm di Londra).<br />

Quest’intensa attiv<strong>it</strong>à, interrotta dai viaggi in Italia (nel<br />

1543 e 1546), dove P ha occasione forse di trarre nuove<br />

suggestioni, in particolare da Perin del Vaga, era facil<strong>it</strong>ata<br />

<strong>Storia</strong> dell’arte <strong>Einaudi</strong>

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