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Paál, László Paalen, Wolfgang Storia dell'arte Einaudi - Artleo.it

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da tutta una schiera di aiuti, alcuni dei quali erano artisti<br />

di prim’ordine. P dirigeva anche la fonderia per la traduzione<br />

in bronzo dei calchi di opere antiche giunti dall’Italia<br />

e l’arazzeria: Arazzi tratti dagli affreschi della Galleria<br />

Francesco I (Vienna, km). In materia d’arte tutto<br />

dipendeva da P che era allora al culmine della carriera;<br />

valletto di camera del re, fu nominato nel 1544 abate di<br />

Saint-Martinès-Ayres, presso Troyes. La morte del re nel<br />

1547, e la nomina di Philibert Delorme alla direzione<br />

delle fabbriche reali ne scossero temporaneamente il potere.<br />

Forse anche la morte o la partenza di alcuni suoi collaboratori<br />

lo indussero a mettere a punto un altro genere di<br />

decorazione, in cui lo stucco perde sempre piú d’importanza.<br />

P aveva intrapreso sin dal 1541 la decorazione<br />

della galleria di Ulisse (oggi scomparsa), cui lavorò fin<br />

quasi alla morte: essa prendeva nome dai soggetti delle<br />

cinquantotto scene sulle pareti: mentre sulla volta, ripart<strong>it</strong>a<br />

in quindici campate ornate da grottesche, compariva<br />

una molt<strong>it</strong>udine di soggetti dagli audaci scorci, a noi noti<br />

grazie a numerosi e stupendi disegni e ad incisioni. Tra il<br />

1552 e il 1556 P decorò il salone da ballo, interamente<br />

dipinto a fresco con soggetti m<strong>it</strong>ologici sulle pareti e tra le<br />

finestre. Fu aiutato da Niccolò dell’Abate, da poco giunto<br />

a Fontainebleau, che divenne suo ab<strong>it</strong>uale collaboratore.<br />

Tali imprese non gli impedirono di operare per privati:<br />

hôtel de Ferrare (1548), cappella di Guisa (disegni al Louvre,<br />

a Chantilly, a Meudon e a Montargis). Dirigeva il laboratorio<br />

di Nesles (sculture realizzate da Germain Pilon<br />

e dalla sua bottega: Monumento del cuore di Enrico II:<br />

Louvre; Tomba di Enrico II: Saint-Denis); era impiegato<br />

anche come arch<strong>it</strong>etto (ala della Belle Cheminée, Fontainebleau).<br />

Forniva progetti per le feste e per le entrées<br />

(serie di disegni detta la Mascherata di Stoccolma, al nm di<br />

Stoccolma), e inoltre modelli per smalti e tappezzerie. Tra<br />

le ultime sue opere sono da ricordare due scene aggiunte<br />

nel 1570 nella Camera della duchessa d’Etampes e, nello<br />

stesso anno, la nuova decorazione della Camera del re<br />

(perduta; soggetti tratti dall’Iliade, descr<strong>it</strong>ti da padre Dan<br />

e dall’abate Guilbert; copie di Belly e van Thulden; qualche<br />

disegno preparatorio al Louvre), opere queste, tutte<br />

realizzate da Niccolò dell’Abate. Sommerso dalle richieste,<br />

P dipinse senza dubbio raramente di sua mano. Gli si<br />

attribuiscono pochi quadri: sembrano di sua mano la Sacra<br />

Famiglia (San Pietroburgo, Erm<strong>it</strong>age) e Ulisse e Penelope<br />

<strong>Storia</strong> dell’arte <strong>Einaudi</strong>

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