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Paál, László Paalen, Wolfgang Storia dell'arte Einaudi - Artleo.it

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nella navata di Saint-Séverin (profeti, sibille e apostoli), e<br />

la sua Assunzione per i frati foglianti o la Pentecoste per gli<br />

agostiniani.<br />

Tra le opere di sicura provenienza possono esser c<strong>it</strong>ate<br />

l’Adorazione dei pastori commissionata nel 1585 da Christophe<br />

de Thou per l’altare dei Cordeliers (oggi a Notre-<br />

Dame), e la Deposizione dalla Croce di Charles Dorigny,<br />

collaboratore di Rosso, dipinta per i celestini.<br />

Va ricordata poi la diffusione della p<strong>it</strong>tura di genere allegorico<br />

interpretata da una figura come quella di Antoine<br />

Caron che dal 1561 avrà un ruolo essenziale nell’organizzazione<br />

e ideazione dell’arch<strong>it</strong>ettura effimera delle feste<br />

reali, in relazione con l’Accademia di poesia e musica fondata<br />

da Antoine de Baïf. Caron dipinse anche pale d’altare<br />

e fornì al ricco farmacista e umanista Nicolas Houel i disegni<br />

per una Tenture avente per soggetto la <strong>Storia</strong> della regina<br />

Artemisia, raffinata allegoria di Caterina de’ Medici.<br />

Sempre Caron e la cerchia di Niccolò dell’Abate diffusero<br />

il tema del Massacro del Triumvirato, tema ripreso dal<br />

testo di Appiano sulle Guerre dei Romani, rifer<strong>it</strong>o allegoricamente<br />

alle lotte religiose.<br />

L’illustrazione di avvenimenti contemporanei è poi documentata<br />

da tre dipinti, anch’essi perduti, di Nicolas Bollery,<br />

conosciuti da incisioni ed illustranti episodi dell’entrata<br />

di Enrico IV a Parigi, oltre ad alcuni dipinti di<br />

p<strong>it</strong>tori fiamminghi anonimi che rappresentano il re a cavallo<br />

sullo sfondo della c<strong>it</strong>tà (P, Musée Carnavalet e castello<br />

di Pau). Di François Quesnel si conoscono, da incisioni,<br />

dipinti di soggetto simile con scene della v<strong>it</strong>a di Enrico<br />

IV e Maria de’ Medici.<br />

Lo sviluppo della p<strong>it</strong>tura di r<strong>it</strong>ratto prevalentemente legata<br />

all’ambiente di corte, come documentato dalle raccolte<br />

di disegni e dai dipinti, raffigura personal<strong>it</strong>à illustri del<br />

tempo, scrivani ed artisti favor<strong>it</strong>i a corte. Principali r<strong>it</strong>rattisti<br />

furono Jean Clouet, cui si deve il R<strong>it</strong>ratto del botanico<br />

Pierre Quthe, suo figlio François e Corneille de Lyon.<br />

Grazie a F. Clouet verranno introdotti moduli fiorentini,<br />

ma fino alla fine del secolo sarà forte l’influsso fiammingo<br />

nell’opera di p<strong>it</strong>tori come Jean Decourt, Benjamin Foulon,<br />

Marc Duval, F. Quesnel, Etienne e Pierre Dumonstier.<br />

È documentato anche l’uso del r<strong>it</strong>ratto collettivo<br />

dei membri del corpo della municipal<strong>it</strong>à: quello del 1565<br />

(Dublino, ng), forse dovuto ad artista fiammingo, mostra<br />

inginocchiati ai piedi di un Cristo in croce, alcuni ricchi<br />

<strong>Storia</strong> dell’arte <strong>Einaudi</strong>

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