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Paál, László Paalen, Wolfgang Storia dell'arte Einaudi - Artleo.it

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prattutto, P introduce nel quadro profano uno spir<strong>it</strong>o di<br />

volta in volta fantastico, elegiaco, grottesco o patetico che<br />

non si riscontra in nessuno dei p<strong>it</strong>tori fiorentini contemporanei<br />

e che, come spesso avviene, ha provocato gli appassionati<br />

di decr<strong>it</strong>tazioni iconologiche: Scene m<strong>it</strong>ologiche di<br />

Oxford e di New York; Morte di Procri (Londra, ng); Venere<br />

e Marte (Berlino, sm, gg); Ila e le ninfe (Hartford,<br />

Wadsworth Atheneum); Combattimento tra i Centauri e i<br />

Lap<strong>it</strong>i (Londra, ng); Scena bacchica (Cambridge, F<strong>it</strong>zwilliam<br />

Museum), e il suo pendant, la Scoperta del miele<br />

(Worcester Art Museum). Vasari, che aveva nella sua collezione<br />

Venere e Marte (oggi a Berlino, sm, gg), ci ha lasciato<br />

nelle V<strong>it</strong>e una biografia del p<strong>it</strong>tore che è tra le piú<br />

vivaci e affascinanti da lui scr<strong>it</strong>te. (mb).<br />

Pierre, Jean-Baptiste Marie<br />

(Parigi 1714-89). Allievo di Natoire, vinse il primo prix<br />

de Rome dell’Accademia nel 1734; a Roma, ove giunse<br />

nel 1735, studiò per cinque anni la p<strong>it</strong>tura <strong>it</strong>aliana, sotto<br />

la guida sagace di Vleughels e di J.-F. de Troy. Ammesso<br />

all’Accademia nel 1741, ne divenne membro l’anno seguente,<br />

con Diomede ucciso da Ercole e mangiato dai propri<br />

cavalli (Museo di Montpellier), ove appare perfettamente<br />

padrone del proprio linguaggio. Doveva percorrere rapidamente<br />

tutti i gradi della carriera ufficiale di p<strong>it</strong>tore di storia,<br />

divenendo nel 1770 direttore dell’Accademia e alla<br />

morte di Boucher, nello stesso anno, primo p<strong>it</strong>tore del re.<br />

Quando fu in carica d’Angiviller, P divenne onnipotente<br />

padrone delle arti, imponendo senza riguardi le proprie<br />

concezioni artistiche. Fu, in particolare, responsabile<br />

dell’allontamento di Chardin da ogni carica ufficiale e<br />

della protezione quasi esclusiva data ufficialmente alla p<strong>it</strong>tura<br />

di storia. Fu p<strong>it</strong>tore di primo piano: i quadri religiosi<br />

(Decollazione di san Giovanni Battista, 1761: Museo di<br />

Avignone; Martirio di santo Stefano, 1745: Museo di Marsiglia),<br />

le sue decorazioni (Parigi, chiesa di Saint-Roch), le<br />

scene di genere (come la Lezione della nonna, 1741:<br />

Museo di Auxerre, o il R<strong>it</strong>orno dal mercato: Museo di Digione),<br />

i disegni (Stoccolma, nm e Copenhagen, smfk),<br />

nonché i brillanti schizzi, sono lavori eleganti e aggraziati.<br />

La composizione, intelligentemente articolata, e il colore<br />

chiaro e volutamente piatto indicano, rispetto agli artisti<br />

della generazione precedente, un esplic<strong>it</strong>o intento di sobrietà<br />

e di riserbo. (pr).<br />

<strong>Storia</strong> dell’arte <strong>Einaudi</strong>

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