Paál, László Paalen, Wolfgang Storia dell'arte Einaudi - Artleo.it

affigurazioni dei pianeti, con largo intervento di aiuti in
una fase che alcuni studiosi ritengono tendenzialmente
involutiva, la lunetta con i Profeti e le Sibille, dall’eccezionale
scioltezza tecnica e per tale ragione talora ascritta
a Raffaello, a quel tempo suo allievo (Fischel), riconduce
agli affreschi della Cappella Sistina. Tra i lavori che impegnano
la bottega di P nello scorcio del sec. xvi è anche
il polittico realizzato per la cappella di San Michele della
Certosa di Pavia, in seguito smembrato (L’Eterno in gloria:
Pavia, Certosa; Vergine col Bambino e angeli, L’arcangelo
Michele, L’arcangelo Raffaele e Tobia: Londra, ng) e
la monumentale e statica pala di Vallombrosa (1498-
1500) a tre ordini di figure. All’apice del successo, e ad
un tempo, all’inizio del suo ripiegamento stilistico, P
sposta il suo centro di attività a Perugia dove nel 1501
organizza una bottega che diventerà a poco a poco piú
importante rispetto a quella fiorentina in anni che vedranno
l’affermazione della cosiddetta «maniera chiara»,
dovuta a quel processo di schiarimento che P opera sul
colore testimoniato tra l’altro dallo Sposalizio della Vergine
(per la cappella del Santo Anello del Duomo di Perugia,
1502-504: oggi a Caen, mba). Leggera, brillante e
armonica ne fu infatti giudicata la componente cromatica
da Cavalcaselle che ne criticò tuttavia l’assetto compositivo,
chiaramente derivato dalla Consegna delle chiavi vaticana.
Terminata nel 1507 dopo la morte di Filippino
Lippi (1504), l’ancona commissionata dal convento fiorentino
della Santissima Annunziata (la cui Assunzione di
Maria è conservata nella cappella Rabatti mentre la Deposizione
dalla Croce si trova nella fiorentina Galleria
dell’Accademia) nella quale largo appare l’intervento
degli aiuti, sarà cosí duramente criticata nella riproposizione,
ormai stereotipata, di formule estetiche di un
manierato sentimentalismo che P, considerato ormai un
artista incapace di rinnovarsi, vedrà diminuire drasticamente
le commissioni fiorentine. Causa non ultima di
tale evento l’accettazione da parte di P di troppo numerose
commissioni, realizzate, spesso in ritardo agli accordi
contrattuali, attraverso l’ampio intervento di aiuti.
Dopo la pala della chiesa dei Serviti in Colle Landone a
Perugia (Londra, ng) e l’antiquata quanto concettosa decorazione
vaticana del soffitto della sala di Torre Borgia
(piú nota come Stanza dell’Incendio di Borgo) nel palazzo
pontificio, che alla fine del 1508 determina la revoca
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