Paál, László Paalen, Wolfgang Storia dell'arte Einaudi - Artleo.it

Pinazo Camerlench, Ignacio
(Valenza 1849 - Godella (Valenza) 1916). Di modesta
estrazione fu costretto, per vivere, a esercitare diversi mestieri
(doratore, pittore di ventagli ecc.). Nel 1864 seguì i
corsi dell’Accademia di San Carlos a Valenza; lavorò poi
come decoratore per numerose chiese e dimore signorili
della città. Fu in grado, nel 1872, di intraprendere un
primo viaggio in Italia recandosi a Roma, Napoli e Venezia
nel momento di grande entusiasmo per la pittura di M.
Fortuny; l’influsso di quest’ultimo è alla base del successivo
orientamento di P verso la pittura di genere storico.
Tornato a Valenza licenziò alcune opere di un certo interesse
(Morte di Giacomo il Conquistatore: Saragozza,
Museo) che gli valsero una borsa di soggiorno in Italia
(1876). L’incontro con i macchiaioli fu una delle cause che
determinò il suo abbandono della pittura di storia e il suo
entusiasmo per il ritratto e il paesaggio. Accanto a una
dozzina di Autoritratti (Madrid, Prado, Casón; New York,
Hispanic Society), dipinse numerosi ritratti dei suoi figli
concepiti come scene di genere (La lezione imparata a memoria,
Bambina che legge: Madrid, Prado, Casón), notevoli
per sensibilità coloristica e libertà d’interpretazione pittorica.
I suoi paesaggi (Crepuscolo: Madrid, coll. priv.), dimostrano
la stessa libertà e felicità d’esecuzione nelle larghe e
spesse pennellate e nei riusciti effetti di luce. Membro
dell’Accademia sia a Madrid che a Valenza, insegnò per un
certo periodo conducendo per il resto una vita solitària (Ritratto
di D. Emilio Alvarez, Angolo di giardino: Valenza,
mba). Nel complesso la sua produzione è accostabile al generismo
dei suoi contemporanei Fortuny e Sorolla. (jdlap).
Pindal (El)
La grotta con incisioni preistoriche di El P (località spagnola,
Oviedo, presso Pimango) si apre entro uno spacco
della scogliera a strapiombo sul mare; è costituita da una
grande galleria la cui decorazione venne scoperta da H. Alcade
del Rio nel 1908 e fu studiata dall’abate Breuil. È interessante
per l’organizzazione delle decorazioni incise e
dipinte che si succedono sulla parete di destra. Dopo alcuni
puntinati rossi, due segni e un piccolo cavallo inciso, è
dipinto un ampio complesso sul tema cavallo-bisonte e
cerva. Esso è accompagnato da numerosi segni astratti che
ricordano quelli di Niaux. Piú oltre, dopo un richiamo al
Storia dell’arte Einaudi