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Paál, László Paalen, Wolfgang Storia dell'arte Einaudi - Artleo.it

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traverso le esperienze di Braque e dell’amico Severini<br />

(Fruttiera, 1925). Dalla seconda metà degli anni ’20, quando,<br />

attraverso Tozzi, si fa piú intenso il dialogo con il<br />

Novecento <strong>it</strong>aliano, P si avvicina a una sorta di realismo<br />

magico con chiari riferimenti alla metafisica dechirichiana<br />

(Donna dietro la tenda, 1933) e con analogie con l’opera di<br />

Tozzi e di Campigli. Il colore spento e opaco che esprime,<br />

indipendentemente dal dato reale, la visione personale<br />

dell’artista, negli ultimi anni si addolcisce tendendo verso<br />

i toni del blu e del rosa, accompagnando cosí, in perfetta<br />

armonia, quel mondo di sogni, ab<strong>it</strong>ato da ombre galleggianti<br />

che caratterizza il suo ultimo periodo (Cosmo,<br />

1932). (et).<br />

Paret y Alcázar, Luis<br />

(Madrid 1746-99). Apprese i primi rudimenti del disegno<br />

presso l’orafo francese Duclos che viveva a Madrid; nato<br />

da padre originario del Delfinato e da madre spagnola, fu<br />

poi allievo di González Velázquez all’Accademia di San<br />

Fernando. Grazie alla protezione dell’Infante don Luis,<br />

poté permettersi un viaggio in Italia dove soggiornò per<br />

tre anni; tornato a Madrid nel 1766 partecipò a numerosi<br />

concorsi accademici ottenendovi vari riconoscimenti e<br />

studiò con il p<strong>it</strong>tore francese Charles de La Traverse, discepolo<br />

di Boucher. Benché non documentato, è possibile<br />

che il p<strong>it</strong>tore abbia compiuto anche un viaggio a Parigi.<br />

I suoi primi quadri riscossero un notevole successo di<br />

pubblico; il Ballo in maschera (1766: Madrid, Prado) e La<br />

bottega dell’antiquario (1772: Madrid, Museo Lázaro Galdiano),<br />

che sembra ricalcare il modello dell’Insegna di Gersaint<br />

di Watteau, rivelano entrambi una notevole capac<strong>it</strong>à<br />

nel tradurre in una fattura vivace l’atmosfera resa con<br />

spontaneo e libero cromatismo. Mentre lavorava per la<br />

corte nel 1770 (il Pranzo di Carlo III, Carosello reale: Madrid,<br />

Prado), un incidente diplomatico cap<strong>it</strong>ato al suo<br />

protettore compromise la sua carriera a corte e PyA fu<br />

esiliato a Puerto Rico (1775-1778), poi a Bilbao dove si<br />

sposò (1780). A quest’epoca risale il r<strong>it</strong>ratto di sua moglie<br />

(Maria de las Nievas Micaela Fourdinies: ivi).<br />

Con la morte di don Luis e la commissione ufficiale da<br />

parte del principe delle Asturie di una serie di vedute di<br />

porti cantabrici, che calcano quelle dipinte da Vernet, per<br />

le quali ottenne un riconoscimento ufficiale da Carlo III<br />

nel 1786 (Veduta di Fontarabie: Caen, mba; Veduta<br />

<strong>Storia</strong> dell’arte <strong>Einaudi</strong>

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