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Paál, László Paalen, Wolfgang Storia dell'arte Einaudi - Artleo.it

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Pagani<br />

P<strong>it</strong>tori originari delle Marche (Monterubbiano) furono attivi<br />

per tre generazioni. L’attiv<strong>it</strong>à p<strong>it</strong>torica della famiglia<br />

ha inizio con Giovanni (documentato 1506-44), che operò<br />

soprattutto a Fermo e verso la fine della sua v<strong>it</strong>a collaborò<br />

col figlio Vincenzo (1490 ca. - 1568). Il non breve<br />

percorso di quest’ultimo, caratterizzato da un’abbondante<br />

produzione, è scand<strong>it</strong>o da alcune opere che fanno risaltare<br />

l’ampliamento e l’aggiornamento del fondo locale ancora<br />

quattrocentesco, legato a riduttivi divulgatori del Crivelli<br />

come Pietro Alemanno (pala di Ortezzano, 1510 ca.). La<br />

pala di Corridonia (Pinacoteca parrocchiale), probabilmente<br />

del 1517, rivela un accrescimento nella resa dei tipi<br />

e della composizione da riferire all’esempio di Signorelli,<br />

che aveva tra l’altro lasciato nelle Marche il grandioso pol<strong>it</strong>tico<br />

di Arcevia. A partire dagli anni Venti, la p<strong>it</strong>tura<br />

del P procede attraverso desunzioni e interessi eterogenei:<br />

dagli umbri, e in particolare da Perugino, e da grandi personal<strong>it</strong>à<br />

presenti nelle Marche come Lotto e Tiziano (Deposizione,<br />

1529: Sarnano; Madonna e quattro santi: Moresco;<br />

pale di San Ginesio, 1533-38 ca.: pc e Ascoli Piceno,<br />

Sant’Agostino, cui si può accostare la pala di Todi, palazzo<br />

comunale). La Pala Oddi per San Francesco di Perugia<br />

(1553: oggi Perugia, gnu) considerata la sua ultima opera,<br />

fu commissionata a lui e al Papacello; ma è difficile stabilire<br />

quanto davvero gli spetti in questo lavoro che presuppone<br />

un certo aggiornamento in senso manieristico.<br />

Lattanzio (1520 ca. - 1582 ca.), figlio di Vincenzo, formatosi<br />

con il padre ma decisamente orientato verso gli sviluppi<br />

della cultura romana postraffaellesca. È presente nelle<br />

piú importanti iniziative sia di decorazione sia di p<strong>it</strong>tura<br />

sacra degli anni Quaranta a Perugia: affreschi, 1543 ca.,<br />

nella Rocca Paolina (perduti); quelli del Palazzo dei Priori;<br />

Pala di Santa Maria del Popolo (1548-49: Perugia, gnu).<br />

Anche attraverso i piú dotati Raffaellino del Colle e Cristofano<br />

Gherardi, con i quali collabora nelle opere c<strong>it</strong>ate, e<br />

insieme con Papacello, il P si evolve sugli aggiornamenti<br />

della p<strong>it</strong>tura a Firenze e a Roma fra ossequio ai grandi modelli<br />

ed echeggiamenti della maniera. (sr).<br />

Pagani, Gregorio<br />

(Firenze 1558-1605). Uno dei fondatori della riforma antimanierista<br />

insieme al Cigoli, con cui strinse amicizia<br />

<strong>Storia</strong> dell’arte <strong>Einaudi</strong>

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