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Paál, László Paalen, Wolfgang Storia dell'arte Einaudi - Artleo.it

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grandi decorazioni del barocco romano e bolognese. Ma<br />

di queste importanti imprese decorative e di quelle dei<br />

suoi emuli Perrier, Le Sueur, Blanchard, La Hyre e Bourdon<br />

rimangono scarse tracce. Nonostante la distruzione<br />

del patrimonio ecclesiastico e la sua dispersione sotto la<br />

rivoluzione francese è nota l’attiv<strong>it</strong>à di p<strong>it</strong>tori accademici<br />

per confratern<strong>it</strong>e e chiese parigine ed alcune di queste<br />

opere oggi sono conservate al Louvre.<br />

A Notre-Dame i rivestimenti lignei della cappella di<br />

Sant’Anna furono dipinti da Lallemant e Vignon, le pale<br />

d’altare da Vouet, i dipinti per la cappella Saint-Ferréol<br />

da Champaigne; per i carmel<strong>it</strong>ani di rue Saint-Jacques Le<br />

Brun dipinse i quadri della cappella Sainte-Madeleine e la<br />

pala d’altare (Santa Maddalena). Ai Le Nain è dovuto il<br />

ciclo della V<strong>it</strong>a della Vergine per i Piccoli agostiniani ed<br />

ancora Champaigne, La Hyre, Stella, Le Brun dipinsero<br />

Storie della v<strong>it</strong>a di Cristo e della Vergine per la navata della<br />

chiesa dei Carmel<strong>it</strong>ani. Tutti gli altari del sec. xvii (salvo<br />

quello di Saint-Nicolas-des-Champs) ed alcuni del sec.<br />

xviii (quello della casa professa dei Gesu<strong>it</strong>i), sono andati<br />

perduti.<br />

Alle grandi decorazioni religiose (Le Brun, volta di Saint-<br />

Sulpice; Champaigne la cupola della Sorbonne; Mignard<br />

del Valde-Grace), fanno riscontro i cantieri civili. Luigi<br />

XIII richiamò Poussin da Roma nel 1640, per le decorazioni<br />

della Grande Galerie del Louvre. Della risistemazione<br />

ordinata da Anna d’Austria nel 1653 dei suoi appartamenti<br />

estivi si conservano ancora le volte dipinte a<br />

fresco da Romanelli e i pilastri decorati a grottesche da<br />

Errard (ora al Luxembourg). Il palazzo delle Tuileries ampliato<br />

nel sec. xvii, venne decorato da Nicolas Covi, Jean<br />

Nocret, Berthollet Flémalle, Nicolas Mignard, gli Champaigne<br />

e Noël Coypel: l’incendio del 1871 distrusse quanto<br />

ancora rimaneva di queste decorazioni.<br />

Il Palais-Royal dato a Richelieu dal re aveva gallerie dipinte<br />

da Champaigne e da Vouet; Anna d’Austria che in<br />

segu<strong>it</strong>o vi sistemò il suo appartamento fece ornare gli interni<br />

con grottesche. La decorazione divulgata dalle<br />

incisioni ispirò l’appartamento della duchessa de La Meilleraye<br />

all’Arsenal e il gabinetto dell’hôtel Colbert de Villacert<br />

(P, Museo Carnavalet). Per le decorazioni del palazzo<br />

di Giustizia vennero chiamati Vouet, Blanchard, Bourdon<br />

e le Brun; nel 1684 Bon Boullogne ricevette l’incarico<br />

per gli affreschi allegorici del soff<strong>it</strong>to (perduti).<br />

<strong>Storia</strong> dell’arte <strong>Einaudi</strong>

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