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Paál, László Paalen, Wolfgang Storia dell'arte Einaudi - Artleo.it

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ale, i modi della rappresentazione della realtà e il senso del<br />

fare p<strong>it</strong>torico. Questo non significa la scomparsa di quadri<br />

con rappresentazioni di p che anzi continua ad essere un<br />

soggetto ricorrente: si pensi alle vedute urbane dei futuristi<br />

o ai p metafisici di De Chirico e Carrà. Ma sono p che solo<br />

marginalmente implicano un rapporto con la tradizione<br />

iconografica e stilistica del genere e rientrano invece, a<br />

pieno t<strong>it</strong>olo, nell’amb<strong>it</strong>o di una riflessione sul senso e sul<br />

modo di fare p<strong>it</strong>tura propria delle avanguardie storiche, secondo<br />

un atteggiamento che si protrae – salvo eccezioni<br />

anche di rilievo, come quella dei chiaristi lombardi – per<br />

tutto il corso del nostro secolo. (sr).<br />

Il paesaggio nel Vicino Oriente e in India Soggetti a una<br />

religione formalistica i paesi islamici non hanno dato<br />

all’arte del p un contributo confrontabile a quello<br />

dell’Estremo Oriente. Dopo la fior<strong>it</strong>ura naturalista<br />

dell’era omeyyade, che si rivela nelle prospettive arch<strong>it</strong>ettoniche<br />

e negli alberi dei mosaici, solo alla fine<br />

dell’epoca abbaside, nel sec. xiii, nasce a Baghdad quel p<br />

sfondo che caratterizza tutta la miniatura islamica fino al<br />

sec. xix: cosí in un manoscr<strong>it</strong>to del Maqamat, dipinto da<br />

al Was<strong>it</strong>i, ove sono descr<strong>it</strong>ti ingenuamente, per pura sovrapposizione,<br />

un villaggio e i suoi dintorni. Tra la fine<br />

del sec. xiii e l’inizio del xvi con le scuole mogul e timuride,<br />

vengono assimilati taluni elementi cinesi come le nuvole<br />

calligrafiche, che contribuiscono all’aspetto favoloso<br />

dei paesaggi miniati alla corte di Herat e a quella di Samarcanda,<br />

in particolare di Behzad: su fondi d’oro si stagliano<br />

inverosimili rocce color malva e verde dietro praterie<br />

smaltate di fiori e dotate di alberi dalle curve decorative.<br />

In India si sviluppa la miniatura, in particolare<br />

all’epoca di Akbar, per forte influsso persiano, pur contribuendo<br />

nel sec. xviii, nella scuola Kandra, con una ricerca<br />

di prospettiva e di solid<strong>it</strong>à.<br />

Affin<strong>it</strong>à sconcertanti sono state scoperte tra il p<br />

dell’Estremo Oriente e certi p occidentali del xv e del xvi<br />

secolo, con montagne rischiarate di nebbia alla base che si<br />

alternano a distese acquee indefin<strong>it</strong>e, di tonal<strong>it</strong>à monocrome.<br />

Esse deriverebbero però da comuni atteggiamenti filosofici;<br />

è infatti difficile dimostrare la precisa conoscenza<br />

di p dell’Estremo Oriente presso gli occidentali. È noto,<br />

per converso, quale sia stato l’influsso dei colori puri delle<br />

stampe giapponesi sugli impressionisti e soprattutto su<br />

van Gogh e Gauguin.<br />

<strong>Storia</strong> dell’arte <strong>Einaudi</strong>

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