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Paál, László Paalen, Wolfgang Storia dell'arte Einaudi - Artleo.it

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cavalli di 1,60 m di lunghezza e 0,90 di altezza, dalla testa<br />

assai piccola, dipinta in nero uniforme come la criniera e il<br />

pettorale, e dal corpo disseminato di punti, sono tracciati<br />

rigidamente. Il cavallo di destra è sormontato da un magnifico<br />

luccio profilato in rosso e ornato a piccoli punti.<br />

Questa parte è circondata da sei impronte in negativo di<br />

mani ampiamente aperte, con d<strong>it</strong>a fini e divaricate. In un<br />

recesso, a forma di camino, sette segni neri schizzano una<br />

specie di sintesi tra la forma della donna e quella del bisonte.<br />

Il pannello, accompagnato da grossi punti rossi e da<br />

un mammut, secondo Leroi-Gourhan riveste particolare<br />

importanza; egli vi scorge la dimostrazione del fatto che<br />

alla donna e al bisonte si assegna, nel sistema religioso paleol<strong>it</strong>ico,<br />

un valore simbolico identico. Queste curiose<br />

donne-bisonti ricompaiono nel pannello dei meandri. In<br />

un diverticolo preceduto da uno stambecco, da bastoncelli<br />

e da un bellissimo toro, un profilo umano è trapassato da<br />

lunghe zagaglie. La testa a becco d’uccello, l’aspetto gracile<br />

e le fer<strong>it</strong>e appartengono a un tipo di rappresentazione di<br />

uomo fer<strong>it</strong>o che si trova a Lascaux, a Cougnac e al Gabillou.<br />

Un segno a grafia invest<strong>it</strong>o, secondo Leroi-Gourhan,<br />

di significato femminile, sormonta questo profilo. Nella<br />

sala principale un grande affresco di animali dipinti in<br />

nero contiene un gruppo di quattro buoi e tre mammut<br />

tracciati con mano sicura, poi un bue fer<strong>it</strong>o; una serie di<br />

riprese del tema bisonte-mammut è dipinta in uno stile nel<br />

quale il pelame viene reso con molti piccoli tratti. In numerosi<br />

punti compaiono zone di meandri, intrecci, grigliati<br />

tracciati sull’argilla, dal simbolismo oscuro.<br />

A P-M si sarebbero succeduti due santuari: il piú antico<br />

corrisponde al Combel, l’altro al grande affresco nero, alle<br />

donne-bisonti e all’uomo fer<strong>it</strong>o. Il complesso appartiene<br />

allo stile III, il che consentirebbe di datare queste opere<br />

parietali dal Solutreano al Maddaleniano. (yt).<br />

Pechstein, Max<br />

(Zwickau 1881 - Berlino 1955). Dopo un periodo di pratica<br />

come p<strong>it</strong>tore decoratore, nel 1900 è a Dresda dove frequenta<br />

la Scuola di Arti e Mestieri e poi l’Accademia. Dal<br />

1906 al 1911 fa parte della Brücke da cui viene in segu<strong>it</strong>o<br />

espulso per la sua adesione alla Nuova Secessione. Viaggia<br />

in Italia e in Francia, per stabilirsi poi nel 1908 a Berlino,<br />

anticipando i suoi colleghi di Dresda. Le incisioni in legno<br />

di questo periodo hanno i tipici tagli violenti della Brücke<br />

<strong>Storia</strong> dell’arte <strong>Einaudi</strong>

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