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Paál, László Paalen, Wolfgang Storia dell'arte Einaudi - Artleo.it

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ce convenzione, oppure l’espressione dell’assorbimento<br />

dell’uomo all’interno del mondo animale. Quest’ultima<br />

ipotesi è forse rafforzata dalla presenza di figure compos<strong>it</strong>e<br />

nelle quali i caratteri umani e animali sono strettamente<br />

legati. Si tratta degli «stregoni» il cui aspetto umano si<br />

riduce alla postura piú o meno verticale, all’articolazione<br />

delle ginocchia o alla posizione delle spalle, mentre i dettagli<br />

sono desunti da parecchie specie animali. Lo «stregone»<br />

della grotta Les Trois-Frères (Francia) è un esempio<br />

della compless<strong>it</strong>à di una rappresentazione di questo tipo:<br />

si tratta di un uomo ricurvo, dai grandi occhi rotondi da<br />

uccello notturno, acconciato con corna di cervide, con<br />

orecchie e spalle da cervide, coda di cavallo e sesso umano<br />

collocato come quello dei felini.<br />

L’unico caso di «scena» secondo la concezione attuale è<br />

quella presente nel Pozzo della grotta di Lascaux (Francia).<br />

Si tratta di un uomo con testa di uccello che sembra<br />

essere aggred<strong>it</strong>o da un bisonte che perde i visceri, probabilmente<br />

per un colpo di lancia. A tutto questo sembrano<br />

assistere un uccello appollaiato su di un bastone e un<br />

rinoceronte che sembra allontanarsi defecando. Se questa<br />

può essere considerata una scena, il suo significato rimane<br />

totalmente inesplicabile.<br />

apple I segni astratti Sono assai frequenti, sia graff<strong>it</strong>i che dipinti<br />

ma molto rari nella scultura. A. Leroi-Gourhan, che<br />

li ha studiati a lungo, li ha suddivisi in segni «sottili» e<br />

segni «pieni». I segni sottili sono i bastoni, singoli o in<br />

serie, i punti e le serie di punti, i bastoni uncinati e ramificati<br />

a forma di piuma. I segni pieni sono assai complessi,<br />

con forme elaborate: a ovale, a rettangolo semplice<br />

o part<strong>it</strong>o, a forma di graffa, di blasone, tettiforme e claviforme,<br />

cui possiamo aggiungere figure femminili<br />

schematizzate di profilo. I segni esplic<strong>it</strong>i a forma di vulva<br />

e fallo compaiono fin dall’inizio del periodo in questione.<br />

Tra i segni vengono c<strong>it</strong>ati dallo studioso le impronte di<br />

mani che non sono frequenti nelle grotte, escluso qualche<br />

caso particolare come la grotta di Gargas (Francia) dove<br />

sono molto abbondanti. Sono state ottenute con due tecniche:<br />

in «pos<strong>it</strong>ivo» quando la mano intinta nel colore veniva<br />

«stampata» sulla parete della grotta; oppure in «negativo»<br />

quando, appoggiata la mano sulla parete, veniva<br />

applicato il colore con un tampone oppure a «spruzzo»,<br />

rimanendo conseguentemente la forma vuota. Alcune<br />

forme farebbero supporre mani mutilate, poiché sembra-<br />

<strong>Storia</strong> dell’arte <strong>Einaudi</strong>

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