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Paál, László Paalen, Wolfgang Storia dell'arte Einaudi - Artleo.it

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nel Palazzo della Cancelleria, il ciclo di Villa Mills sul Palatino<br />

esegu<strong>it</strong>o per Cristoforo Stati (grottesche in loco;<br />

affreschi staccati: Apollo e le Muse: New York, mma;<br />

Segni zodiacali: San Pietroburgo, Erm<strong>it</strong>age) e gli ornati<br />

della Casina Vagnuzzi. Per il cardinale Riario aveva già<br />

esegu<strong>it</strong>o, nel 1512-13, in collaborazione con altri artisti<br />

la decorazione del salone del Palazzo vescovile di Ostia,<br />

dove le grandi composizioni a chiaroscuro rievocano i<br />

modelli plastici romani. Dei pochi quadri noti del P si ricordano<br />

la danza di Apollo e le Muse su fondo oro (Firenze,<br />

P<strong>it</strong>ti), la Nativ<strong>it</strong>à di Cristo (1514 ca.: Londra, coll.<br />

Pouncey) e la Presentazione di Maria al Tempio (1523 ca.:<br />

Roma, Santa Maria della Pace), mentre risale al breve<br />

soggiorno bolognese (1521-22) il cartone con l’Adorazione<br />

dei Magi (Londra, ng) esegu<strong>it</strong>a per il conte Bentivoglio.<br />

Fatto prigioniero durante il Sacco di Roma nel<br />

1527, liberato, P si reca a Siena dove diviene arch<strong>it</strong>etto<br />

ufficiale della Repubblica che lo impiega per progetti di<br />

fortificazione e come arch<strong>it</strong>etto del Duomo (1529). Tra il<br />

1530 e il 1535 soggiorna alternativamente a Roma e a<br />

Siena e l’opera piú importante di questi ultimi anni è<br />

un’arch<strong>it</strong>ettura, il Palazzo Massimo alle Colonne a Roma<br />

(1536). Tra i principali incarichi come arch<strong>it</strong>etto, dopo la<br />

villa della Farnesina si ricordano i progetti per il Duomo<br />

Nuovo di Carpi e per la facciata di quello antico (1517<br />

ca.), il Palazzo Lambertini e il portale di San Michele in<br />

Bosco a Bologna (1521-22), la cappella Ghisilardi in San<br />

Domenico a Bologna (1530 ca.) e il completamento e restauro<br />

al Belvedere in Vaticano (1535). In ogni campo<br />

della sua versatile attiv<strong>it</strong>à P seppe offrire una sua interpretazione<br />

del classicismo, prevalentemente in senso raffaellesco,<br />

rivelando tuttavia una particolare inclinazione<br />

per le motivazioni e le tendenze antichizzanti che cost<strong>it</strong>uivano<br />

parte cosí cospicua della cultura del primo<br />

rinascimento. (apa + sr).<br />

Peruzzini, Antonio Francesco<br />

(Ancona 1660 ca. - Milano, post 1720). Del P (da non<br />

confondersi con altri tre artisti marchigiani dello stesso<br />

nome) non si conosceva nessuna opera fino a quando fu<br />

accertata la sua mano nello sfondo paesistico delle Tentazioni<br />

di sant’Antonio di Sebastiano Ricci in coll. Porro a<br />

Milano (1706 ca.). Il P, attivo prevalentemente in Lombardia,<br />

collaborò con altri artisti (Paolo Pagani e Alessan-<br />

<strong>Storia</strong> dell’arte <strong>Einaudi</strong>

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