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Paál, László Paalen, Wolfgang Storia dell'arte Einaudi - Artleo.it

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noble, Algeri, Neuchâtel, Parigi (mnam e mamv) a Madrid<br />

(meac). (jjl).<br />

Pella<br />

Antica c<strong>it</strong>tà della Macedonia (ubicata dove oggi sorge il<br />

villaggio greco di Paleà Pelli), fu la cap<strong>it</strong>ale del regno di<br />

Filippo e di Alessandro Magno. Pur non mancando tracce<br />

di insediamenti piú antichi, il nucleo piú consistente della<br />

c<strong>it</strong>tà, riportato in luce dagli scavi che vi si sono succeduti<br />

abbastanza regolarmente dal 1912, si data alla fine del<br />

sec. iv a. C. e presenta un impianto urbanistico di tipo ippodameo,<br />

con ampie strade ortogonali, fiancheggiate da<br />

splendidi edifici a peristilio, talvolta di due piani. I rinvenimenti<br />

piú preziosi per la conoscenza della storia<br />

dell’arte antica sono cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>i dai mosaici pavimentali,<br />

realizzati con ciottoli di diverso colore (pebble mosaics) e<br />

raffiguranti, tra gli altri, La caccia al leone (da ricollegare<br />

probabilmente a un episodio reale della v<strong>it</strong>a di Alessandro),<br />

Dioniso sulla pantera, Il ratto di Elena da parte di<br />

Teseo, l’Amazzonomachia e La caccia al cervo, quest’ultimo<br />

firmato dal suo autore, Gnosis. Oltre a cost<strong>it</strong>uire un<br />

eccezionale documento di tecnica decorativa, i mosaici di<br />

P hanno un valore eccezionale nella storia dell’arte greca,<br />

poiché conservano un’eco della grande p<strong>it</strong>tura del sec. IV<br />

a. C. piú diretta e vivace delle tarde e stereotipe copie di<br />

età romana. (mlg).<br />

Pellan, Alfred<br />

(Québec 1906 - ?). Borsista della provincia di Québec, fa<br />

i propri studi nella Scuola di belle arti della c<strong>it</strong>tà natale,<br />

poi si reca a Parigi, ove studia all’Ecole des beaux-arts<br />

sotto la guida di Lucien Simon. Frequenta in segu<strong>it</strong>o le<br />

Accademie della Grande-Chaumière, Colarossi e Ranson.<br />

Nel 1935 espone col gruppo Forces nouvelles, in compagnia<br />

di Tal Coat, ma poco dopo se ne distacca. Nello stesso<br />

anno vince il primo premio del Salon internazionale di<br />

arte murale. La sua p<strong>it</strong>tura, molto influenzata da Matisse<br />

e da Picasso, resta però personale nei r<strong>it</strong>mi e nel colore:<br />

Fanciulla con anemoni (1932 ca.: Ottawa, ng), Natura<br />

morta di violette (1935 ca.: Museo di Montreal), Fiori e<br />

dominos (1936 ca.: Museo del Qu0bec). Una curios<strong>it</strong>à perennemente<br />

desta lo avvicina alle opere di Mirò, Klee e<br />

Max Ernst. Tornato in Canada nel 1940 dopo quattordici<br />

<strong>Storia</strong> dell’arte <strong>Einaudi</strong>

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