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Paál, László Paalen, Wolfgang Storia dell'arte Einaudi - Artleo.it

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1594 e 1600 a Bergamo, a Pallanza, nella Certosa di<br />

Pavia, nei Santuari di Rho e Saronno e per ultimi affreschi<br />

a Brescia, in Santa Maria delle Grazie (1618) e nel<br />

Duomo e nelle chiese di Sant’Alessandro (1612-23) e dei<br />

Santi Paolo e Barnaba (1624-25) a Milano.<br />

Carlo Antonio (Bologna 1571 - Milano 1630 ca.), ricordato<br />

nelle fonti come p<strong>it</strong>tore di nature morte, di fiori e di<br />

paesaggi di gusto nordico, è documentato a Milano nel<br />

chiostro di sant’Angelo, in San Francesco e nel Duomo<br />

per il ciclo dei Fatti di san Carlo. Sono del 1616 i dipinti<br />

Cristo che risana il cieco e Mercurio e le figlie di Cecrope<br />

(Milano, coll. priv.), segnalati da R. Longhi.<br />

Èrcole il Giovane (Milano 1605-75/80). Figlio di Carlo<br />

Antonio, fu a sua volta p<strong>it</strong>tore: nel 1663 firmò le Scene<br />

del Vecchio Testamento nel Duomo di Monza, nel 1664 le<br />

ante d’organo del Duomo di Lodi, mentre entro il 1674<br />

dipinse la Giustizia (perduta) e Cristo inchiodato sulla croce<br />

(Milano, Brera) per la Sala dei Senatori in Palazzo Ducale<br />

a Milano e la cappella di San Giuseppe in San V<strong>it</strong>tore al<br />

Corpo a Milano.<br />

Giulio Cesare (Bologna 1574 - Milano 1625), il piú giovane<br />

dei figli p<strong>it</strong>tori di Ercole il Vecchio, è il personaggio<br />

piú importante della famiglia. Giunto a Milano nel 1587,<br />

è documentato dapprima come plasticatore nel Duomo di<br />

Milano (1590-99), in quello di Cremona (1597-1600) e in<br />

Santa Maria presso San Celso sempre a Milano (1597-<br />

1602). In quest’ultima chiesa affresca poi le cappelle della<br />

Pietà e dei Santi Nazaro e Celso, fornendo anche le due<br />

pale d’altare (1604 e 1606), con modellato vigoroso di<br />

gusto ancora scultoreo. Nel primo decennio Giulio Cesare<br />

lavora in contatto con il Cerano, con il quale ha in comune<br />

la p<strong>it</strong>tura dalle cadenze sentimentali e patetiche, pur<br />

con timbri cromatici piú caldi. Nel 1610 riceve la<br />

commissione per sei Miracoli di san Carlo Borromeo per il<br />

Duomo di Milano e a ridosso di questi anni si scalano le<br />

numerose Sacre Famiglie, il San Sebastiano medicato dagli<br />

angeli (1609: Bruxelles, mrba), la Madonna con il Bambino<br />

di Napoli (gn di Capodimonte), la Maddalena e lo Sposalizio<br />

mistico di santa Caterina (Milano, Brera). Nel 1615<br />

firma la Madonna con il Bambino e i santi Fermo e Rustico<br />

della parrocchiale di Caravaggio. Nel 1616 porta a termine<br />

il Trans<strong>it</strong>o della Vergine già in San Domenico a Cremona<br />

(ora mc) e la Circoncisione per San Bartolomeo a Modena<br />

(ora Galleria Estense); altre opere del secondo de-<br />

<strong>Storia</strong> dell’arte <strong>Einaudi</strong>

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