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Paál, László Paalen, Wolfgang Storia dell'arte Einaudi - Artleo.it

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come maestro incisore. C<strong>it</strong>ato a Parigi nel 1589-90, a Colonia<br />

dal 1594 al 1610, a Francoforte e infine a Utrecht<br />

dal 1612 al 1637, incise in particolare r<strong>it</strong>ratti alla maniera<br />

di Wierix, e il suo stile lo apparenta alla scuola manierista<br />

di Haarlem. Il figlio Crispin II (Colonia 1594/95 - Amsterdam<br />

1670) ne fu allievo. Iscr<strong>it</strong>to all’Accademia di<br />

Utrecht, dove operò dal 1613 al 1618, lo si r<strong>it</strong>rova a Parigi<br />

dal 1618 al 1630; poi a Utrecht e infine ad Amsterdam,<br />

dal 1639 in poi. Incise i r<strong>it</strong>ratti di grandi personaggi<br />

dell’epoca: Carlo I d’Inghilterra, Papa Paolo V, Filippo III<br />

di Spagna. Il figlio Crispin III (attivo dal 1643 al 1680) incise<br />

anch’egli r<strong>it</strong>ratti di uomini illustri del tempo.<br />

Simon (Colonia? 1593 ca. - Copenhagen 1647), fratello di<br />

Crispin II, visse nel 1515-16 a Londra, dove incise medaglioni<br />

con i r<strong>it</strong>ratti della famiglia reale, e fu maestro di<br />

John Payne. A Parigi nel 1623, a Utrecht nel 1624, dal<br />

1626 venne nominato incisore del re di Danimarca, e<br />

soggiornò spesso a Copenhagen. Willem (Colonia 1598 -<br />

Londra 1637), loro fratello cadetto, si stabilì nel 1625 a<br />

Londra, incidendovi r<strong>it</strong>ratti. Magdalena (Colonia 1600 -<br />

Utrecht 1638), loro sorella, si dedicò anch’ella al r<strong>it</strong>ratto<br />

e sposò nel 1624 Frederic van Bevervoordt. Eseguì incisioni<br />

alla maniera di Goudt, da dipinti di Elsheimer,<br />

nonché da Jan Bruegel, Savery e Adam Willaerts. (jv).<br />

ppaassssee--ppaarrttoouutt<br />

Sistema di montaggio di disegni e incisioni, o documenti<br />

cartacei o pergamenacei, adottato nei primi decenni del<br />

Novecento a livello europeo. Sotto il profilo conservativo<br />

il p ottimale è cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o da due cartoni incernierati a<br />

libro mediante una tela, controincollata con carta sottile<br />

per impedire che la colla attraversi la tela, di spessore<br />

piuttosto consistente. Su di uno di questi, per mezzo di<br />

una imbrachettatura formata da tasselli, linguette o cerniere<br />

di carta giapponese in grado di contrarsi o dilatarsi<br />

rispetto alla s<strong>it</strong>uazione atmosferica, si fissa il foglio (disegno,<br />

incisione, documento ecc.) mentre nell’altro, il cui<br />

spessore può essere aumentato per meglio proteggere dallo<br />

sfregamento soggetti particolarmente delicati come le<br />

stampe a maniera nera, disegni a mat<strong>it</strong>a nera o rossa, a<br />

carboncino o a pastello, si realizza una finestra che ne<br />

consenta la totale leggibil<strong>it</strong>à pur essendo di dimensioni<br />

tali da bloccare lungo i margini il supporto che funge da<br />

controfondo all’opera o l’opera stessa. Per ev<strong>it</strong>are danni<br />

<strong>Storia</strong> dell’arte <strong>Einaudi</strong>

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