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Paál, László Paalen, Wolfgang Storia dell'arte Einaudi - Artleo.it

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sco, mentre l’eloquenza accademica di Luigi Ademollo imperversava<br />

in palazzi c<strong>it</strong>tadini e in chiese della provincia.<br />

Qualcosa fecero anche i pisani, ma era un fare stantio,<br />

quando non addir<strong>it</strong>tura presuntuoso; è il caso di Giuseppe<br />

Bacchini – uno dei pochi allievi del Tempesti artisticamente<br />

sopravvissutigli – che eseguì macchinose opere<br />

d’altare, o quello di Annibale Marianini (poi diventato<br />

Direttore dell’Accademia) che a P sciolse le trame di una<br />

formazione romana esper<strong>it</strong>a su fonti nazarene in una diligente<br />

p<strong>it</strong>tura di tarda ricezione neoclassica. Questo compassato<br />

monumentalismo (rintracciabile pure nella p<strong>it</strong>tura<br />

di altri forestieri presenti in c<strong>it</strong>tà a cavallo della metà del<br />

secolo quali Antonio Marini e Annibale Gatti) è forse la<br />

chiave per interpretare il difficile rapporto della c<strong>it</strong>tà con<br />

la p<strong>it</strong>tura «macchiaiola», che a P ha lasciato scarsi segni.<br />

Si deve tuttavia escludere l’attiv<strong>it</strong>à di Luigi e Francesco<br />

Gioei, in cui la «macchia» è assunta in una solenne impostazione<br />

secondo modelli naturalistici e arricch<strong>it</strong>a da<br />

un’evidente sensibil<strong>it</strong>à ottica per il trascorrere delle luci<br />

sugli oggetti e sulle figure umane. Le tensioni sociali e il<br />

fervore pol<strong>it</strong>ico che caratterizzano P agli inizi del<br />

Novecento trovano solo in parte rispondenza nella coeva<br />

p<strong>it</strong>tura in cui, come nel resto del paese, si preferisce declinare<br />

i temi decorativi del gusto liberty, che qui assume la<br />

voce di Gallleo Chini. Retorico e monumentale è invece il<br />

linguaggio che Adolfo De’ Carolis esprime nelle p<strong>it</strong>ture<br />

murali dell’aula magna dell’Univers<strong>it</strong>à. Presenza di particolare<br />

rilievo è successivamente l’attiv<strong>it</strong>à di p<strong>it</strong>tore di<br />

Spartaco Carlini, che r<strong>it</strong>rasse soggetti pisani legati alla<br />

pesca e alla navigazione con freschezza naturalistica e accenti<br />

di gusto popolaresco. Soggetti pisani affrontano<br />

anche Salvatore Pizzarello, Umberto V<strong>it</strong>torini e Ascanio<br />

Tealdi attivi tra gli anni Venti e Sessanta; il primo riportando<br />

dalla sua frequentazione di Kokoschka un tono di<br />

personale espressionismo cui riconduce la trascrizione<br />

dello spleen di P in cui non viene mai meno la lezione di<br />

Cézanne. La p<strong>it</strong>tura del secondo, mal classificabile nell’intrico<br />

di correnti che fioriscono tra le due guerre, appare<br />

atto di difesa, di conservazione nobile di valori classici: la<br />

sintassi coloristica è infatti d’impianto equilibrato quasi<br />

per rispondere al dramma avanzante della mercificazione<br />

della produzione artistica. Di una prezios<strong>it</strong>à cromatica piú<br />

intimistica è l’opera di Tealdi per la cui comprensione<br />

non si possono dimenticare le esperienze estreme fatte a<br />

<strong>Storia</strong> dell’arte <strong>Einaudi</strong>

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