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Paál, László Paalen, Wolfgang Storia dell'arte Einaudi - Artleo.it

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di Saint-Germain». Numerosi furono gli artisti fiamminghi<br />

attivi ai Gobelins, divenuta poi nel 1662 manifattura<br />

reale. Prima di questa data la loro presenza è documentata<br />

anche in rue de la Chaise, alla manifattura di arazzi di<br />

Raphaël de la Planche, denominata la «corte dei fiamminghi».<br />

Altre zone franche furono quelle del priorato di<br />

Temple, dell’ospizio dei Quinze-Vingts, del priorato di<br />

Saint-Jean-de-Latran, degli ospedali della Trin<strong>it</strong>é e del<br />

Saint-Espr<strong>it</strong>, ed infine l’univers<strong>it</strong>à che occupava tutto il<br />

nucleo urbano sulla riva sinistra della Senna, dove si stabilì<br />

al suo arrivo a P nel 1621 il giovane Philippe de<br />

Champaigne. La corporazione dei p<strong>it</strong>tori e scultori di P<br />

dovette combattere la concorrenza degli artisti di Saint-<br />

Germain-des-Prés e dei p<strong>it</strong>tori dei «luoghi privilegiati» attivi<br />

a corte come valets de chambre del re, o come p<strong>it</strong>tori e<br />

artigiani. T<strong>it</strong>oli questi che li mettevano al riparo dalla<br />

persecuzione della corporazione, tanto piú che la protezione<br />

della corte comportava spesso anche l’alloggio in qualche<br />

dimora del sovrano o dei suoi familiari. Ad esempio<br />

sotto la galleria del Bord-de-Eau, che collegava il Louvre<br />

alle Tuileries, il piano terra e il primo piano erano assegnati<br />

dal 1608 ai laboratori ed agli alloggi di 32 artisti e<br />

artigiani attivi per la corte. Tra questi vanno c<strong>it</strong>ati Jacob<br />

Bunel e Marin Bourgeois, poi sotto Luigi XIII Vouet, D.<br />

Dumonstier, Tortebat; sotto Luigi XIVErrard, A. Stella,<br />

Nocret, Noël Coypel, Blain de Fontenay, Antoine Coypel<br />

figlio, Jean Bérain. Vanno poi ricordati gli studi alle<br />

Tuileries, tra cui quello di Poussin. Nel 1648 venne fondata<br />

l’Accademia reale di p<strong>it</strong>tura e scultura, int<strong>it</strong>olata a<br />

san Luca sull’esempio di quella romana; tra i suoi fondatori<br />

figurano Bourdon, Perrier, Le Sueur, La Hyre e<br />

Charles Le Brun.<br />

Con l’Accademia venne arginato il potere della corporazione<br />

c<strong>it</strong>tadina cui rimasero legati ancora per qualche<br />

tempo Vouet e Mignard. Il regno di Luigi XIII e la reggenza<br />

di Anna d’Austria sono caratterizzati da una<br />

straordinaria apertura di nuovi cantieri promossi dalla<br />

comm<strong>it</strong>tenza aristocratica e chiesastica. Dopo la morte di<br />

Fréminet (1619) pochi erano gli artisti disponibili e adatti<br />

a intraprendere le decorazioni delle grandi dimore, tanto<br />

che ci si rivolgerà a Rubens per la decorazione delle Gallerie<br />

del palazzo del Luxembourg (1621-25) con 24 tele allegoriche<br />

della V<strong>it</strong>a di Maria de’ Medici.<br />

Con il r<strong>it</strong>orno di Vouet dall’Italia giunge a P l’eco delle<br />

<strong>Storia</strong> dell’arte <strong>Einaudi</strong>

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