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Paál, László Paalen, Wolfgang Storia dell'arte Einaudi - Artleo.it

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maestri spir<strong>it</strong>uali, come Padmasambhava, introduttore del<br />

buddismo tantrico nella seconda metà del sec. viii.<br />

Esistono d’altra parte rappresentazioni dei Cieli in regioni<br />

in cui le credenze del buddismo hinayÇna si erano conservate,<br />

ma non hanno né la stessa importanza né il medesimo<br />

impianto. Associate spesso a raffigurazioni degli Inferni,<br />

quelle dei Cieli – mescolate talvolta a soggetti narrativi<br />

– contrappongono la felic<strong>it</strong>à degli eletti nei palazzi<br />

celesti alle torture dei dannati (cfr. esempi nelle miniature<br />

di manoscr<strong>it</strong>ti siamesi o birmani, come il Nimijãtaka del<br />

Museo Guimet a Parigi). (mha).<br />

«Paragone»<br />

La rivista fu fondata nel 1950 da Roberto Longhi, a quel<br />

tempo direttore anche di «Proporzioni», come «mensile<br />

di arte figurativa e letteraria». Alterna numeri di argomento<br />

storico artistico a numeri dedicati alla letteratura.<br />

Al momento della sua nasc<strong>it</strong>a ne erano redattori, per la<br />

sezione artistica, oltre a Longhi, Francesco Arcangeli,<br />

Ferdinando Bologna, Giuliano Briganti e Federico Zeri.<br />

Si unirono ad essi, nel 1954, Raffaello Causa, Mina Gregori,<br />

Ilaria Toesca e Carlo Volpe, cui si aggiungeranno in<br />

segu<strong>it</strong>o altri studiosi, non solo <strong>it</strong>aliani, di area longhiana.<br />

Gli intenti e l’impostazione cr<strong>it</strong>ico-metodologica della rivista,<br />

delineati dal suo fondatore nell’ed<strong>it</strong>oriale di apertura<br />

del primo numero, Proposte per una cr<strong>it</strong>ica d’arte, si possono<br />

riassumere nella propensione a una lettura contestualizzata<br />

del testo figurativo, interpretato nei suoi molteplici<br />

rapporti culturali e formali, ant<strong>it</strong>etica al m<strong>it</strong>o del<br />

capolavoro, di derivazione idealista. Si affianca a questo<br />

impegno l’orientamento (riscontrabile soprattutto nelle<br />

prime annate della rivista) verso un linguaggio evocativo,<br />

nel quale la componente letteraria diviene spesso lo strumento<br />

per adeguare il tono del testo al tema esaminato.<br />

Tutti intenti che saranno ribad<strong>it</strong>i in un ed<strong>it</strong>oriale del<br />

1962 che segna la nasc<strong>it</strong>a della «Nuova serie di P». Se da<br />

un lato, in linea con gli interessi del suo fondatore, la rivista<br />

ha accolto piuttosto raramente interventi di carattere<br />

iconografico e iconologico, fin dai primi numeri le pagine<br />

di «P» hanno invece visto affiancarsi ai contributi dedicati<br />

all’arte antica, articoli riguardanti l’arte moderna e<br />

studi su artisti contemporanei. Questo indirizzo piú esplic<strong>it</strong>amente<br />

mil<strong>it</strong>ante (della rivista) trova espressione anche<br />

nei numerosi ed<strong>it</strong>oriali dedicati a vari temi di attual<strong>it</strong>à e<br />

<strong>Storia</strong> dell’arte <strong>Einaudi</strong>

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