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Paál, László Paalen, Wolfgang Storia dell'arte Einaudi - Artleo.it

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Il centro, apertosi nel febbraio del 1977, ha come conten<strong>it</strong>ore<br />

un edificio progettato da Piano e Rogers in segu<strong>it</strong>o<br />

a un concorso internazionale che il presidente Georges<br />

Pompidou bandì nel 1969. Un primo progetto che era<br />

stato affidato dal ministro Malreaux a Le Corbusier non<br />

andò in porto. All’interno si trovano dunque una pubblica<br />

biblioteca d’informazione, un centro di design, un ist<strong>it</strong>uto<br />

di ricerca e comunicazione acustica e musicale e il mnam,<br />

rinnovato da Gae Aulenti, che si propone di riunire i<br />

maggiori esempi di tutte le forme d’arte francesi e straniere<br />

che datano dall’inizio del sec. xx in poi.<br />

Il fondo iniziale del museo era cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o da opere piuttosto<br />

tradizionali; mancavano tutti i movimenti d’avanguardia<br />

dell’inizio del secolo, persino una figura come Picasso era<br />

rappresentata da una sola opera: R<strong>it</strong>ratto di Gustave Coquiot<br />

(1901 ca.). Matisse compariva solo con due opere<br />

(l’Odalisca dai pantaloni rossi del 1922 e il Buffet del 1928).<br />

Si dovettero attendere profondi mutamenti perché i cubisti<br />

venissero infine ammessi e riconosciuti. Si poterono cosí<br />

cost<strong>it</strong>uire complessi coerenti, che illustrassero l’evoluzione<br />

dei principali artisti della fine del sec. xix e del sec. xx appartenenti<br />

all’Ecole de Paris. Seguirono anche regolari acquisti:<br />

Dalí (Allucinazione parziale: sei immagini di Lenin su<br />

un pianoforte, 1931); Matisse (il Lusso, 1907; Il P<strong>it</strong>tore e la<br />

modella, 1917; Natura morta con magnolia, 1941; Grande interno<br />

rosso, 1948); Picabia (Udnie, 1913); R. Delaunay (Una<br />

finestra, 1912-13); Duchamp (Giocatori di scacchi, 1911) e<br />

ancora S. Delaunay (Prismi elettrici, 1914); Klee (Ville fiorentine,<br />

1926); Dix (R<strong>it</strong>ratto di Sylvia von Harden, 1926);<br />

Derain (Due chiatte, 1904-906 ca.). Le donazioni e i lasc<strong>it</strong>i<br />

sopra c<strong>it</strong>ati hanno enormemente accresciuto il fondo, ma<br />

soprattutto donazioni prestigiose di p<strong>it</strong>tori quali quella di<br />

Picasso nel 1947 (dieci dipinti tra cui il Laboratorio della<br />

modista, 1925; l’Aubade, 1942), di Chagall nel 1947 (quattro<br />

dipinti, in particolare Alla Russia agli asini e agli altri,<br />

190; il Doppio r<strong>it</strong>ratto col bicchiere di vino, 1917). Altrettanto<br />

importanti furono le donazioni di Rouault dal 1947 al<br />

1964 (181 dipinti); di Léger nel 1950 (Composizione con<br />

due pappagalli, 1935-39); di Robert e Sonia Delaunay nel<br />

1963 (177 dipinti tra cui Carosello di porci, 1913-22); di<br />

Kupka nel 1963 (139 dipinti); di Braque nel 1965 (14 dipinti,<br />

in particolare Composizione con violino, 1910-11); di<br />

Pougny nel 1959 e nel 1966 (66 dipinti).<br />

Il nuovo impianto museografico per il plateau Beaubourg del<br />

<strong>Storia</strong> dell’arte <strong>Einaudi</strong>

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