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Paál, László Paalen, Wolfgang Storia dell'arte Einaudi - Artleo.it

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scrivendo l’arte del disegno, a propos<strong>it</strong>o dei «Pensieri<br />

primi, detti dagli Italiani macchia», scrive: «Sono questi<br />

i leggieri schizzi, ne’ quali i p<strong>it</strong>tori s’abbandonano a<br />

tutto il fuoco della loro immaginativa... per lo piú contengono<br />

una franchezza, una libertà, un fuoco, un’ard<strong>it</strong>ezza,<br />

tocchi spir<strong>it</strong>osi, finalmente un certo carattere, che<br />

non trovasi nei disegni piú fin<strong>it</strong>i». Nella seconda metà<br />

del Settecento il p viene defin<strong>it</strong>o da Antoine C. Quatremère<br />

de Quincy, nel Dizionario storico di Arch<strong>it</strong>ettura<br />

(Paris 1775), ed<strong>it</strong>o in lingua <strong>it</strong>aliana a Mantova tra il<br />

1842-44, «[...] concetto che fa l’artista d’una pianta o<br />

d’un alzato d’un edificio, e che è tuttora nella sua immaginazione».<br />

Rispetto all’accezione del termine ravvisata<br />

in Giovanni Baglione (1642) per il quale p corrispondeva<br />

a qualcosa di desunto e quindi di assolutamente non originale,<br />

si nota in Quatremère de Quincy una interpretazione<br />

concettuale profondamente differente del termine<br />

svelata dall’affermazione secondo la quale «[...] un’opera<br />

manca di pensiero, quando l’autore non ha riprodotto<br />

che reminiscenze di altre opere, o un motivo comune e<br />

regolare». (pgt).<br />

Pentesilea, P<strong>it</strong>tore di<br />

(attivo fra il 465 e il 450 ca. a. C.). P<strong>it</strong>tore di vasi attici,<br />

è stato cosí denominato dal soggetto di una kylix che decorò<br />

con la scena dell’uccisione di Pentesilea da parte di<br />

Achille, accortosi troppo tardi di esserne innamorato. Dei<br />

circa 180 vasi attribu<strong>it</strong>i al p<strong>it</strong>tore, 150 sono kylikes in cui<br />

egli mostra di preferire la tecnica tradizionale delle figure<br />

rosse, pur non rifiutando quella a fondo bianco o l’uso di<br />

colori aggiunti, come il paonazzo, il viola, il giallo, il bianco,<br />

il blu. Il repertorio figurativo è quanto mai vario:<br />

dalle scene m<strong>it</strong>iche, idilliache o tragiche a quelle di palestra,<br />

di conversazione, di armamento: in tutte i personaggi<br />

appaiono disposti all’interno del medaglione circolare<br />

sempre con grande maestria. Nella raffigurazione principale<br />

della coppa eponima (Monaco, Antikensammlungen)<br />

la composizione, immersa in un’atmosfera di struggente<br />

malinconia, è resa con una tecnica raffinatissima e deriva<br />

certamente da qualche celebre p<strong>it</strong>tura perduta. All’ultima<br />

produzione del p<strong>it</strong>tore è da attribuire la grande kylix di<br />

Spina (Ferrara, ma), al centro della quale sono raffigurati<br />

due giovani da alcuni interpretati come Teseo e Pir<strong>it</strong>oo,<br />

sulla base del fregio che racchiude la composizione. La so-<br />

<strong>Storia</strong> dell’arte <strong>Einaudi</strong>

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