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san carlo parte iniziale volume 5 valletrompia.qxd - Brixia Sacra

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BRIXIA SACRA<br />

stolica che, per la nostra diocesi, dopo l’<strong>iniziale</strong> annuncio e le molte resistenze<br />

incontrate, prese avvio nel 1580.<br />

Le visite costituirono un’esperienza fondamentale per il Borromeo, che<br />

ebbe così la possibilità di avere un contatto diretto e su larga scala con la<br />

realtà sociale e religiosa del suo tempo. Esse rappresentarono quindi il<br />

momento fondamentale per trasmettere i principi riformistici con estrema<br />

capillarità anche nelle comunità più piccole e periferiche, altrimenti estranee<br />

ai movimenti rinnovatori dell’epoca. Nei testi contenuti in questa e nelle<br />

altre pubblicazioni, possiamo cogliere la fisionomia spirituale di un Vescovo<br />

attento e preciso, talvolta risoluto nelle prescrizioni, determinato a conferire<br />

a ciascuna parrocchia quei caratteri che la rendono pienamente comunità<br />

cristiana, sia negli aspetti pastorali, che in quelli liturgici e in quelli che<br />

riguardano la stessa dotazione delle singole chiese e dei loro arredi.<br />

Ancora possiamo leggere decreti di erezione di nuove parrocchie e vicarie<br />

– in sostituzione delle vetuste aggregazioni plebane – oltre che di processi<br />

canonici a carico di ecclesiastici e laici per la loro condotta morale ed<br />

i costumi non conformi alla retta dottrina. Una documentazione di grande<br />

ricchezza che getta una luce non opaca su una Chiesa desiderosa di intraprendere<br />

la via del rinnovamento e aperta ai cambiamenti in atto nella<br />

società della prima età moderna.<br />

Possiamo affermare senza alcun dubbio, allora, che l’opera di <strong>san</strong> Carlo<br />

rappresentò l’attuazione nella realtà locale della riforma della Chiesa indicata<br />

dal concilio di Trento, anzi egli ebbe il merito di intuire che la riforma<br />

doveva passare attraverso le comunità locali per meglio radicarsi nel tessuto<br />

universale e la sua azione fu vista già dai contemporanei come un esperimento<br />

prima ed un modello poi da seguire concretamente. Grazie a lui<br />

apparve una nuova classe di preti, più coscienti della propria responsabilità,<br />

iniziò e si sviluppò una catechesi intensa e continua per fanciulli ed adulti,<br />

in grado di introdurre nelle parrocchie un’esperienza profonda di fede, di<br />

orientare i fedeli a modellare il proprio pensare e la propria vita sul modello<br />

di Gesù Cristo, studiato nella catechesi, accolto nei sacramenti e testimoniato<br />

nella vita quotidiana.<br />

Perciò, nel sottolineare ancora una volta l’importanza della ricerca storiografica<br />

che ha prodotto quest’opera, fino ad ora assente nella cultura<br />

ecclesiale bresciana, esprimo un vivo pensiero di apprezzamento agli autori<br />

e all’Associazione per la storia della Chiesa bresciana che l’hanno porta-<br />

XII

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