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san carlo parte iniziale volume 5 valletrompia.qxd - Brixia Sacra

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BRIXIA SACRA<br />

ti e assicuravano un sufficiente sostentamento. Il clero della Riviera e della<br />

Val Sabbia è un clero giovane; né poteva essere altrimenti, in epoca in cui<br />

l’età non raggiungeva i traguardi di oggi. Gli atti riportano l’età di 82 sacerdoti:<br />

la media di età è di 45 anni circa. La statistica per età è la seguente: 26-<br />

30 anni, 14 sacerdoti; 31-40 anni, 24 sacerdoti; 41-50 anni, 11 sacerdoti; 51-<br />

60 anni, 20 sacerdoti; 61-70 anni, 10 sacerdoti; 71-75 anni, 2 sacerdoti; un<br />

sacerdote ha 90 anni. Il rapporto tra popolazione di 36.297 e il numero<br />

complessivo di sacerdoti è di uno per ogni 394 abitanti. Era un numero statisticamente<br />

sufficiente, rispetto alle esigenze della cura d’anime; ma non<br />

lo era di fatto per certe parrocchie, considerando la distribuzione disomogenea<br />

della popolazione e le attività sacramentali richieste, specialmente la<br />

confessione nel tempo di quaresima. Nella parrocchia di Vestone di 926<br />

abitanti gli atti affermano che a fatica («vix») il parroco è sufficiente alla<br />

cura, perciò gli occorre un coadiutore. A Bione, con 1250 abitanti, il rettore<br />

e il coadiutore, nei tempi di giubileo e di Quaresima, non sono sufficienti<br />

ad amministrare i sacramenti, perciò l’arciprete dovrà condurre dei<br />

confessori in quaresima. Anche nella parrocchia di Preseglie, con 1300 abitanti,<br />

il parroco non basta per le necessità della popolazione, perciò deve<br />

provvedersi di un sacerdote coadiutore, il cui sostentamento è a carico per<br />

metà dei frutti del beneficio e per l’altra metà delle oblazioni del popolo. Il<br />

concilio di Trento aveva stabilito che dove c’era un numero di fedeli tale<br />

che il rettore non bastasse ad amministrare i sacramenti, i vescovi potevano<br />

costringere («cogant») lo stesso rettore ad aggiungere altri sacerdoti,<br />

quanti necessari per l’amministrazione e dei sacramenti e degli uffici divini<br />

(Sessio XXI, Decretum de reformatione, can. IV).<br />

Dalla visita emergono le condizioni del sostentamento del clero. Il concilio<br />

di Trento aveva stabilito in ducati 100 annui (un ducato è pari a lire 3 e<br />

soldi 17) il reddito beneficiale sufficiente per ogni parrocchia (Sessio XXIV.<br />

Decretum de reformatione, can. XIII). Gli atti della visita mostrano che la<br />

situazione è assai varia, per cui si va da condizioni più che discrete in certe<br />

parrocchie ad uno stato di vera indigenza in altre. Le parrocchie che possono<br />

beneficiare di un reddito cospicuo sono le antiche pievi: Vobarno, lire<br />

1000 (circa 260 ducati); Tremosine, 250 ducati; Idro, 200; Savallo, lire 900<br />

(circa 233 ducati); Toscolano e Bione, 200 ducati; Gargnano, lire 600 (155<br />

ducati circa); Maderno lire 500 (circa 130 ducati); Provaglio Inferiore, 100<br />

ducati; Vestone ha beneficio di 400 lire (circa 103 ducati). Altre parrocchie<br />

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