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san carlo parte iniziale volume 5 valletrompia.qxd - Brixia Sacra

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BRIXIA SACRA<br />

andavan amazando, sachezando, et brusiando», provocando la fuga degli abitanti<br />

rivieraschi sui monti 6 . Il 1576 fu anno di paura soprattutto per la peste,<br />

che nel 1577 dilagò in tutta Brescia.<br />

La Riviera fu risparmiata, ma si corse in qualche modo ai ripari, invocando<br />

anche l’aiuto dei <strong>san</strong>ti. Il 27 luglio 1575, alle prime avvisaglie del male il<br />

provveditore e capitano Leonardo Cicogna fece giungere ai comuni delle<br />

quadre della Valtenesi e di Campagna una notifica, che ordinava, per tre giorni<br />

successivi di tenere solenni e pubbliche processioni, affinché l’Onnipotente<br />

preservasse le popolazioni dal male contagioso («che al presente vigoreggia<br />

nelli luoghi del Trentino a noi vicini») 7 .<br />

Dunque, secondo queste descrizioni, quando s. Carlo si accingeva a<br />

compiere la sua visita, la Riviera presentava tratti molto contrastati: era un<br />

paradiso paesaggistico, abitato da genti operose, secondo il Domenicetti;<br />

era un regno di pace universale, ancorché minacciata da feroci banditi,<br />

secondo il provveditore Loredan; si segnalava per una singolare vivacità<br />

religiosa, espressa in persone ecclesiastiche illustri per le scienze umane e<br />

teologiche e per l’esercizio della carità; vi abitavano popolazioni segnate<br />

dalla paura per eventi micidiali di violenze e epidemie, contro le quali nulla<br />

potevano le industrie umane.<br />

Ma, oltre le descrizioni sommarie o di <strong>parte</strong>, che cosa risulta dalla documentazione<br />

della visita di s. Carlo? Incaricato della ispezione nella zona era<br />

il visitatore subdelegato Giovanni Andrea Pionni, che iniziò il suo ministero<br />

il 21 aprile 1580, <strong>parte</strong>ndo da Gardone. Egli entrava nelle parrocchie così<br />

come si racconta negli atti della visita a questa località: qui fu accolto con<br />

riverenza dal parroco Bartolomeo Giacomini e dal popolo nella chiesa parrocchiale,<br />

dove recitò la preghiera a Dio Onnipotente, poi si rivolse frequentemente<br />

al popolo e al clero, spiegando le ragioni della visita, i rimedi<br />

per la salute delle anime e le cose spettanti alla visita stessa. Dopo Gardone,<br />

il Pionni visitò Fa<strong>san</strong>o; salì a Tremosine il 24 aprile, per discendere lungo<br />

la Riviera, giungendo a Maderno il 30. Tralasciò Salò e fu a Liano l’1<br />

maggio, poi a Vobarno e salì lungo la Val Sabbia ovest fino a Idro, dove<br />

giunse il 5 maggio, e discese nella zona est della valle, a Savallo, il 9 maggio;<br />

6<br />

P. G UERRINI, Fonti per la storia bresciana, II, Brescia 1937, p. 347; IDEM, La prepositura<br />

di S. Pietro di Liano a Volciano, «Memorie storiche della diocesi di Brescia», I (1930), p. 48.<br />

7<br />

AMPS, n. 147 (Inventario Livi), cc. 40-41.<br />

XXIV

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