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san carlo parte iniziale volume 5 valletrompia.qxd - Brixia Sacra

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BRIXIA SACRA<br />

Santa Sede, che ha concesso di amministrare in proprio. Dai libri contabili<br />

risulta che talvolta il denaro è dato a mutuo al comune di Sabbio. I decreti<br />

ordinano un controllo più diretto dell’autorità ecclesiastica: ogni anno gli<br />

amministratori diano resoconto al vicario foraneo; le elemosine non siano<br />

date a mutuo al comune; inoltre il vicario eserciti la vigilanza e, se nota<br />

qualcosa da correggere o da riformare, riferisca al vescovo, il quale provvederà<br />

come sembrerà giusto.<br />

La qualità della vita morale e sacramentale delle popolazioni dipende dall’istruzione<br />

religiosa. La dottrina rientra nella cura del parroco ed una eventuale<br />

scuola organizzata non ha lo stesso valore pastorale delle altre scuole,<br />

che sono facoltative; per questo ne poniamo i rilievi non tra le scuole, ma nella<br />

cura d’anime spettante al sacerdote. Gli atti registrano la pressoché totale<br />

inconsistenza di questo ministero. Si susseguono in tutte le parrocchie,<br />

come una litania, le espressioni negative sulla dottrina cristiana: «non exercetur»,<br />

«nulla fere exercetur», «frigide exercetur», «omnino nulla». Note<br />

positive sono a Eno e a Savallo: qui la dottrina «exercetur». Ad una scuola,<br />

come gruppo congregazionale, gli atti accennano a Limone, Agnosine, Salò.<br />

Con il parroco devono collaborare alla dottrina gli altri sacerdoti. A<br />

Salò si ordina che anche i cappellani e gli altri ecclesiastici intervengano alle<br />

congregazioni della scuola e coadiuvino nell’insegnamento ai fanciulli.<br />

L’affermazione che il parroco sia maggiormente sollecito e assiduo «in erudiendis<br />

pueris et aliis», nei giorni festivi, facendosi aiutare da laici chiamati<br />

operai, secondo quanto prescritto per questa istituzione, è un ritornello<br />

che si ripete quasi per ogni parrocchia. Talvolta viene fissato il luogo della<br />

dottrina. A Gargnano si potrà tenere l’istruzione delle donne nell’oratorio<br />

del cimitero, a Vobarno nell’oratorio di S. Rocco. A Salò l’arciprete dovrà<br />

curare che nel tempo in cui si tiene la dottrina nell’oratorio dei Disciplinati<br />

di S. Bernardino non avvengano clamori e strepito da <strong>parte</strong> di quelli che<br />

giocano fuori; qui inoltre, nella <strong>parte</strong> dell’anno in cui i giorni sono più brevi,<br />

si potranno anticipare i vespri di mezz’ora, affinché si possa tenere la<br />

dottrina un po’ più a lungo. A Bione il popolo si lamenta che il parroco<br />

Vincenzo Magrograssi non tiene la predica. Viene stabilito che l’arciprete<br />

tenga i sermoni al popolo nei giorni festivi, oppure il suo coadiutore, o li<br />

faccia tenere da altri a sue spese.<br />

LXVI

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