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san carlo parte iniziale volume 5 valletrompia.qxd - Brixia Sacra

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INTRODUZIONE<br />

Negli atti di Toscolano, Maderno e Salò compare l’ordine, esteso a tutta<br />

la Riviera, di astenersi strettamente dai latticini, dal burro e altre cibi, poiché<br />

vi è abbondanza di pesci e di olio, nei giorni di quaresima, delle quattro tempora<br />

e delle vigilie solenni, sotto pena di interdetto di ingresso in chiesa.<br />

Altre u<strong>san</strong>ze isolate si trovano in vari paesi. Nella chiesa di S. Rocco di Morgnaga,<br />

appena costruita, esiste un voto pubblico del comune di Gardone,<br />

Fa<strong>san</strong>o e Morgnaga di celebrare come festivi alcuni giorni. Tale voto è stato<br />

commutato dal vescovo Bollani nell’onere di condurre un predicatore in<br />

Quaresima a spese del comune: il visitatore ordina di esibire il documenti<br />

che attesti l’onere e se questo è temporaneo o perpetuo. Nella chiesa di S.<br />

Maria di Supina in Toscolano, si canta la messa solenne al giorno 20 di ogni<br />

mese, per voto degli abitanti di Toscolano. A Bione, al parroco e al curato<br />

vien ordinato di non celebrare uffici e messe da morto in domenica e in altri<br />

giorni festivi, come invece avviene per antica consuetudine. A Tremosine si<br />

stabilisce che l’arciprete o il curato celebrino quotidianamente; nei giorni<br />

festivi celebrino ambedue. A Gardone, Toscolano, Odolo si richiama quanto<br />

fissato dal concilio provinciale quarto, secondo cui la messa festiva deve<br />

essere celebrata all’aurora e quella parrocchiale due ore dopo sorto il sole;<br />

negli altri giorni all’ora più comoda per il popolo. Ad Agnosine la scuola del<br />

SS. <strong>Sacra</strong>mento spende <strong>parte</strong> delle elemosine nella distribuzione del pane<br />

nel giorno della Purificazione e di agnelli arrostiti in tempo di Pasqua,<br />

distribuiti sia ai poveri che ai ricchi, con grandissimo dispendio per la scuola.<br />

Il visitatore vieta del tutto l’u<strong>san</strong>za, per pericolo di superstizione. A Preseglie<br />

i sacerdoti e altri ecclesiastici, nei funerali, portano infissi sui ceri i<br />

soldi dati in elemosina: si ordina di togliere l’abuso, sotto pena di sospensione<br />

dai funerali per sei mesi e altre pene ad arbitrio del vescovo.<br />

Nelle rogazioni avvenivano, talvolta, disordini. Nella chiesa di S. Vigilio<br />

in Monte di Bione il popolo ha la consuetudine, nei giorni di S. Croce e di<br />

S. Marco, dopo la processione solenne, di piantare rami di alberi nei quattro<br />

angoli del monte su cui è sita la chiesa e i sacerdoti cantano quattro vangeli<br />

diversi. La visita decreta di togliere l’u<strong>san</strong>za «longe diversa ab usibus et<br />

ritibus ecclesiae»: negli stessi giorni si potrà andare in processione dalla<br />

chiesa arcipretale alla chiesa di S. Vigilio, cantando litanie e altre preci. A<br />

Provaglio Inferiore il popolo va in processione senza licenza del parroco<br />

nei campi della parrocchia di Provaglio Superiore, per cui sorgono della<br />

controversie. La visita decreta, per la pace e la tranquillità di tutti, che la<br />

LXIII

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