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san carlo parte iniziale volume 5 valletrompia.qxd - Brixia Sacra

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BRIXIA SACRA<br />

nano di costruire un apposito ripostiglio delle reliquie, oppure di riutilizzare<br />

quello che fino ad allora era stata, in varie chiese, la custodia del SS. <strong>Sacra</strong>mento,<br />

una finestrella posta nella parete dalla <strong>parte</strong> del vangelo, togliendo<br />

dalla porticina di chiusura i segni della conservazione dell’eucaristia: così a<br />

Idro, a Preseglie, a Provaglio Inferiore; a Ono devono essere cancellati l’immagine<br />

del Santissimo e la scritta «Ave Corpus Christi».<br />

A destra dell’altare, la <strong>parte</strong> dell’epistola, trova posto il sacrario, che la<br />

visita registra collocato in vari punti nelle chiese: a Gardone nel campanile, a<br />

Morgnaga sul pavimento; a Eno, a Nozza, S. Apollonia di Odeno in Lavino,<br />

S. Antonio di Casto in Savallo, in un angolo; a Bione dietro l’altar maggiore.<br />

All’ingresso della cappella maggiore, al limite dei gradini, deve esserci il<br />

cancello di chiusura. Sopra la trave, sotto l’arco, va posta la croce: così si<br />

ordina a Gardone, a Eno, all’oratorio della S. Trinità di Trobiolo di Liano,<br />

di S. Bartolomeo di Avenone di Barbaine, di S. Maria in Arce di Vobarno,<br />

dei Ss. Cornelio e Cipriano di Teglie di Vobarno. A Fa<strong>san</strong>o il crocifisso di<br />

sagrestia va trasferito sotto l’arco della cappella maggiore.<br />

Oltre alla cappella del Santissimo, un altro luogo essenziale nella chiesa<br />

è il battistero. In tutte le chiese viene trovato incongruo, non secondo la<br />

forma prescritta, e spesso in luogo altrettanto incongruo, non nella cappella<br />

prevista, cioè a sinistra della porta di ingresso nella chiesa, con alcuni gradini<br />

a discendere (luogo chiamato «nicia», nicchia). Il battistero deve essere<br />

alla seconda forma delle istruzioni per la fabbrica delle chiese di s. Carlo,<br />

una vasca rotonda di due cubiti e mezzo di diametro posta su una colonna,<br />

o alla terza forma, per le chiese più povere, ossia una vasca ovata, per<br />

lunghezza di cubiti due e once otto e larghezza di un cubito e once dodici.<br />

Il battistero va provvisto di una copertura di legno a cuspide, il ciborio, con<br />

apposito armadietto per riporvi l’olio dei catecumeni e il crisma. Il battistero<br />

alla seconda forma si trova a Tremosine, Toscolano, Maderno, Idro,<br />

Bione, Provaglio Inferiore; in tutte le altre chiese è alla terza forma. Il visitatore<br />

fa ricostruire ovunque il nuovo battistero, mentre il vaso precedente<br />

dell’acqua battesimale viene riutilizzato per l’acqua benedetta. In più casi<br />

è decretata la costruzione della cappella apposita del battistero. A Gardone<br />

deve essere scavata la nicchia al posto dell’altare di S. Antonio; a Toscolano<br />

va ricavata la cappella del battistero dove è l’altare di S. Gottardo e a Bione<br />

dove si trova l’altare di S. Giovanni Battista. Nuove cappelle del battistero<br />

sono da costruire a Limone, Gargnano, Bogliaco, Vobarno, chiesa di S.<br />

XLII

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