san carlo parte iniziale volume 5 valletrompia.qxd - Brixia Sacra

INTRODUZIONE
A Salò esiste anche un monastero femminile, di S. Benedetto, sotto la
regola di s. Agostino, il cui stato non è soddisfacente. Non esiste la chiesa
interna, ma solo esterna, che è ampia: al fondo vi sono finestre da cui le
suore assistono alla messa e ricevono la comunione. Tutte le cose che sono
nella chiesa, nota la visita, appaiono indecenti. Le monache sono in numero
di 14: 7 professe e 2 novizie; 4 converse e una novizia; hanno un confessore
e un cappellano. La disciplina nel monastero è molto rilassata. Due
converse hanno facoltà di uscire dal convento a raccogliere elemosine, ma
abusano di tale facoltà: infatti entrano e escono da convento ad arbitrio per
altri affari, per ornare la chiesa, per lavare i panni a lago, per lavoro nella
vigna. Nel monastero si ammettono visite di uomini e donne nei giorni
festivi e nei tempi proibiti. Le monache usano il guadagno del loro lavoro
per provvedersi degli abiti. Non si dedicano all’orazione mentale, non praticano
la disciplina se non in quaresima e in avvento.
A Salò c’è la forma di vita consacrata nel secolo, le vergini di S. Orsola e
le vedove di S. Anna. I decreti ordinano all’arciprete di avere cura delle
figlie, amministrando loro i sacramenti e sollecitandole non solo a mantenere,
ma anche ad aumentare sempre più i propositi di vita spirituale e di
pietà cristiana. A Toscolano sono presenti due oratori che fanno riferimento
a religiosi: l’oratorio di S. Domenico dei Canonici Lateranensi di S. Salvatore
di Brescia e l’oratorio di S. Benedetto, che la visita afferma essere
membro dell’abbazia di Leno, in cui celebra Manfredo Orlando.
Il Borromeo in visita alla Riviera
Terminata la visita del visitatore Pionni, venne sulla Riviera il Borromeo in
persona. Il 12 luglio era a Asola, dove rimase otto giorni, poi si diresse a
Castiglione delle Stiviere, presso il principe Ferrante Gonzaga, dove amministrò
la prima comunione al piccolo Luigi Gonzaga. Partito da Castiglione,
il cardinale giunse il 24 luglio a Salò, dove rimase fino al 7 di agosto.
L’arrivo di s. Carlo fu aspettato e preparato ed ebbero incarico di effettuare
i preparativi gli eletti al culto divino 23 . Questi, il 13 luglio 1580, ordina-
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Delle loro deliberazioni si ha traccia in un repertorio dell’Archivio comunale di Salò:
«Quod pro visitatione illustrissimi Carolis Borromej et reverendissimi episcopi Brixiae
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