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san carlo parte iniziale volume 5 valletrompia.qxd - Brixia Sacra

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INTRODUZIONE<br />

tina ha dito messa et communicato il popolo; communicando ogni mattina et<br />

spesso predicando in pulpito <strong>parte</strong> con la mitra d’oro, <strong>parte</strong> con la beretta da<br />

cardinale, se partì et fece molti ordini».<br />

Accanto al cardinale procedevano da un lato mons. Giacomo Roveglio,<br />

vescovo di Feltre, originario di Salò e dall’altro il nipote quattordicenne<br />

Federico Borromeo, il segretario Bonacina, i prelati, il capitolo dei canonici<br />

e il clero, il console, il provveditore di Salò e capitano della Riviera e i notabili<br />

26 . La permanenza del visitatore nella zona ed alcuni avvenimenti relativi<br />

sono descritti dal suo biografo, Pietro Gius<strong>san</strong>o, che inizia così la propria<br />

relazione: «Andò alla riviera del Lago di Garda, facendo l’entrata pontificale<br />

in Salò, terra principale abitata da molti nobili; ove dimorò alcuni giorni,<br />

et vi fece molto frutto nelle anime, con le prediche, e ministratione de S.<br />

<strong>Sacra</strong>menti; e s’affaticò assai per estirpare molte inimicitie invecchiate,<br />

riconciliando gl’animi discordi, e stabilendo tra loro una buona pace» 27 .<br />

I Salodiani trattarono direttamente con il cardinale un problema che stava<br />

loro a cuore: la collegiazione della chiesa. La presenza del capitolo dei<br />

cappellani residenti aveva fatto nascere l’idea, nei notabili di Salò, di erigerlo<br />

in collegiata. Gli atti della visita registrano la convinzione dei Salodiani<br />

(«pretenditur a Salodianis») che la chiesa aveva diritto di collegiazione da<br />

molto tempo, per i seguenti motivi: perché vi era la consuetudine di recitarvi<br />

le ore canoniche; perché in alcuni antichi istrumenti si faceva menzione<br />

dei rettori delle chiese parrocchiali di S. Pietro in Liano e di S. Nicola di<br />

Gardone, come canonici della chiesa arcipresbiterale. I decreti stabiliscono<br />

la procedura per ottenere la collegiazione. Innanzitutto occorre reperire<br />

una fonte beneficiale sufficiente. Così si esprime il decreto: considerato che<br />

la chiesa di Salò, insigne per struttura, per ornamenti, per numero di ministri,<br />

risplende ampiamente della dignità arcipresbiterale e che, d’altra <strong>parte</strong>,<br />

in essa, la mensa della residenza e delle distribuzioni quotidiane e le cappellanie<br />

fruiscono di un reddito mediocre, è necessario disporre una somma,<br />

affinché tramite l’unione delle cappellanie in canonicato, la chiesa sia eretta<br />

in collegiata. Per questo gli uomini del comune di Salò dovranno presentarsi,<br />

entro un mese, davanti al visitatore o a un suo deputato, esibendo i dirit-<br />

26<br />

PERANCINI, Memorie storiche, p. 17; BETTONI, S. Carlo, p. 196.<br />

27<br />

G. P. GIUSSANO, Vita di S. Carlo Borromeo, Roma 1610, p. 401.<br />

LXXV

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