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san carlo parte iniziale volume 5 valletrompia.qxd - Brixia Sacra

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BRIXIA SACRA<br />

Bartolomeo Bontempi, cappellano di S. Antonio di Sasso di Gargnano<br />

(legge, ma non comprende ed ha cattiva fama presso il popolo) è sottoposto<br />

a processo, accusato di conversazione «cum esulibus», di gioco con le carte,<br />

di incontinenza e concubinato. È stato avviato un altro processo a carico di<br />

Pietro Grisetti, di 45 anni, cappellano di S. Michele di Gaino, perché nelle<br />

lettere del presbiterato dello stesso sono state trovate abrase le parole «ad<br />

titulum pauperitatis congregationis Somaschae» e sostituite con «ad titulum<br />

patrimonii secundum concilium»: il sacerdote viene però sciolto dalla pena.<br />

Antonio Martinoni, parroco di Liano, di 53 anni, di carattere litigioso, è<br />

stato sottoposto a processo, perché è negligente nell’amministrazione dei<br />

sacramenti e nella celebrazione delle messe. Il sacerdote è stato condannato<br />

a versare 20 ducati, 10 entro un mese e altri 10 entro sei mesi, ai deputati<br />

delle elemosine, sotto pena del doppio della cifra, da spendere nell’esecuzione<br />

delle ordinazioni della visita. Si astenga dalle liti, sotto pena di<br />

sospensione a divinis, fuorché nella difesa dei beni e dei diritti della sua<br />

chiesa, secondo il giudizio dell’ordinario.<br />

Nel processo a carico di Ercole Setti, di 40 anni, parroco di Vobarno,<br />

viene ingiunto al sacerdote di risiedere e di tenere le prediche al popolo e le<br />

processioni con litanie nei giorni festivi, secondo le prescrizioni papali. Il<br />

parroco e il coadiutore dovranno celebrare tutti i giorni nella parrocchiale<br />

e negli oratori, secondo la consuetudine. Poiché il Setti è stato assente dalla<br />

parrocchia per alcuni mesi, dimorando a Maderno, come appare da<br />

memoriale in processo, dovrà pagare 40 ducati, dieci per anno, da applicare<br />

nelle spese di esecuzione degli ordini della visita. Per un anno non si<br />

recherà a Maderno e non pernotterà fuori parrocchia, se non per necessità<br />

approvata dall’ordinario, sotto pena di 10 ducati ogni volta, a favore della<br />

parrocchiale di Vobarno. Al Setti viene vietato di ospitare in casa il prete<br />

vagante Taddeo, e di lasciargli celebrare la messa, se non con licenza dell’ordinario.<br />

Il parroco di Vobarno ha anche una lite pendente con il curato<br />

di Prandaglio Giorgio Bonibelli. Questi deve intervenire alla benedizione<br />

del fonte il sabato <strong>san</strong>to, come segno della antica dipendenza di Prandaglio<br />

da Vobarno, secondo una prescrizione del Bollani, sotto pna di 10 ducati,<br />

consiglio comunale del 19 giugno 1583 decise di scrivere una lettera per esporre il proprio<br />

gradimento sulla nomina del rev. Domenico (G. LONATI, Gli archivi della Riviera Bresciana,<br />

IV. Tremosine, Brescia 1945, pp. 21-25).<br />

LIV

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